Online la relazione sulle criticità emerse nel dibattito
dello scorso 19 ottobre, le osservazioni sul D.P.P. ed il parere sulla Delibera
di adozione dello stesso D.P.P.
Il
P.U.G. (Piano Urbanistico Generale)
Martedì 19/10/2010
nel chiostro comunale di San Giovanni Rotondo si è svolto l’incontro
organizzato dalla sinistra locale (Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e
Libertà) sul Documento Programmatico Preliminare (DPP) adottato dall’Amministrazione
Giuliani lo scorso 1° settembre.
I relatori che si sono alternati al microfono hanno “smontato” punto per punto
il Documento ravvisando criticità sia sotto il profilo formale che sostanziale.
Secondo la sinistra sangiovannese il
documento adottato e da considerarsi nullo in quanto, dopo il passaggio in
Consiglio Comunale, è stato fortemente modificato (sono state aggiunte oltre 40
pagine) e questo il Regolamento Comunale non lo consente. C’è bisogno di un
ulteriore passaggio in consiglio comunale.
Dal punto di vista sostanziale sono state individuate 3 principali criticità:
1) La partecipazione,
sancita dalla legge regionale, è stata scambiata dall’Amministrazione nel solo
“ascolto”, ovvero si sono fatti incontri preliminari con parrocchie, partiti,
associazioni, commercianti ed artigiani ecc. ma dei contenuti e delle proposte
avanzate (assemblee partecipative e tematiche di quartiere, consulte, strutture
per combattere il disaggio giovanile e per gli anziani) nel Documento adottato
non vi è traccia alcuna. E’ quindi necessario, prima dell’approvazione
definitiva, attivare tutti quei passaggi necessari, veramente partecipativi
attraverso i quali i suggerimenti frutto dei vari incontri, vadano ad integrare
il documento finale.
2) “Conoscere per pianificare”
queste le parole dell’Assessore regionale Angela Barbanente. Invece, secondo la
sinistra sangiovannese, nella stesura del DPP c’è stata troppa superficialità.
L’amministrazione ed il Politecnico di Milano, che da oltre 10 anni lavorano sul nuovo PUG, non hanno colto
appieno l’occasione per conoscere a fondo il nostro territorio urbano, rurale,
economico-produttivo, silvo-pastorale ecc. Si è preferito fare invece un lavoro
di copia ed incolla di altri documenti di pianificazione, utilizzando dati spesso
inesatti e datati, dai quali è scaturita una conoscenza parziale della nostra
realtà. Dati falsati che però sono serviti, e qui il lavoro è stato certosino,
a prevedere la “crescita demografica” sulla quale pianificare volumi e zone di
altra espansione urbanistica.
3) L’assenza di un pur
minimo cenno, ad un anno esatto dall’alluvione del settembre 2009, di un’idea
forte di difesa idraulica del territorio, messo a dura prova dall’eccessivo
consumo del suolo, impermeabilizzato con l’espansione urbanistica. Sarebbe
stato opportuno lasciare libere le zone non ancora edificate nella conca
alluvionale, ampliare il Parco del Papa unico vero polmone verde della città,
adeguandolo al crescente flusso di cittadini fruitori. Purtroppo il taglio dei
mandorleti già avvenuto mortifica qualsiasi speranza di ripensamenti. Altra
emergenza ambientale è l’adesione acritica dell’amministrazione comunale al
progetto di riqualificazione di Casa Sollievo. Se è assolutamente condivisibile
il progetto di miglioramento degli standard alberghieri e di sicurezza statica
delle strutture (con abbattimenti e costruzioni ex-novo) finalizzato
all’eccellenza sanitaria, non altrettanto si può dire del taglio previsto di
circa 400 alberi e di ulteriori sbancamenti della montagna per fare posto ad un
parcheggio di 800 posti.
Da anni la sinistra
propone la delocalizzazione progressiva delle strutture ospedaliere affinchè
siano funzionale e più facilmente accessibili. Auspichiamo una discussione a
tutto campo e con tutti gli interlocutori interessati affinchè si arrivi ad un
utilizzo più razionale di strutture già esistenti e logisticamente meglio
collocate di proprietà di Casa Sollievo (casa di riposo e poliambulatorio
Giovanni Paolo II). Fin dal 2006, in consiglio comunale, la sinistra ha
sollevato queste questioni proponendo anche le soluzioni più appropriate. Visto
il nuovo DPP riteniamo che 4 anni siano passati invano.
N.B.: In effetti un
suggerimento proveniente dai banchi dell’opposizione di centro-destra è stato
inserito nel DPP: il peggiore di tutti, la famigerata “panoramica nord”. Opera
inutile e che metterebbe a serio rischio la tenuta idrogeologica della montagna
già compromessa da pregressi interventi poco oculati.
ERRARE E’ UMANO MA PERSEVERARE E’….. SOSPETTO !!!
Clicca QUI per leggere le osservazioni al
D.P.P.
Clicca QUI per leggere il parere sulla
Delibera di Consiglio Comunale n. 56/2010.