“L’impegno per il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace che fine ha fatto?”
L’arte dell’arrangiarsi di questa amministrazione trasformista e cabarettista è sotto gli occhi di tutti. Noi non vorremmo mai infierire, sarebbe veramente come sparare sulla Croce Rossa e, ci creda, spesso omettiamo di farlo perché l’inadeguatezza della politica locale troppe volte viene usata per screditare una città, che merita tutt’altro che non la triste sorte d’essere derisa. Se sapesse quanto si soffre nel vedere maltrattato ciò che profondamente si ama, forse lei capirebbe. Quando si toccherà la nostra città, quando si toccherà la storia e soprattutto la dignità e l’onore dei sangiovannesi noi saremo sempre qui, sul campo, tesi e coesi a ricordare chi Ella rappresenta e quali sono i suoi doveri. A prescindere da chi Lei è o chi noi siamo. La città, caro Sindaco è bene supremo.
Di ciò che noi pensiamo di Lei, questo Lei lo sa bene e se tante volte siamo usciti pubblicamente invitandola a fare meglio e ad adempiere all’alto compito per il quale Ella è stato investito, lo abbiamo fatto solo per stimolarLa, perché Lei è il Sindaco di tutti, finanche il nostro. E ci creda, lo abbiamo fatto con molta semplicità. Ma se Lei sottoscrive un impegno formale davanti alla nostra città ed alle città di San Marco in Lamis e Rignano Garganico per il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace e poi si sottrae a tale impegno, Lei mette alla berlina la credibilità e l’onorabilità dei sangiovannesi e questo noi non glielo possiamo permettere. Come Movimento Popolare Sangiovannese siamo stati contattati da tantissimi cittadini e professionisti sangiovannesi ma la cosa che ci fa male è che siamo stati derisi dai tanti amici dei comuni vicini. Abbiamo promesso ai nostri cittadini il nostro massimo impegno e, agli amici dei comuni limitrofi, che la credibilità e l’onore dei sangiovannesi esiste ancora.
Che Lei non avesse la volontà, o forse le capacità, di mantenere tale prestigiosa ed importante istituzione lo abbiamo esposto in un nostro comunicato del 25 ottobre 2012 https://www.sangiovannirotondonet.it/copia/?p=7408 spiegandoLe dettagliatamente i danni che la perdita di tale Istituzione provocherebbero ai cittadini, ai professionisti ed all’Ente stesso. Che Lei non avesse tale volontà si è capito ulteriormente nell’assise del 7 ottobre 2013 (delibera di C.C. n.85) in occasione della quale Lei attaccò il Giudice di Pace (“Abbiamo una situazione che ormai è diventata insostenibile. Abbiamo praticamente un Giudice di Pace che ci annulla tutte quante le sentenze…”) addebitando ad Esso la colpa dei mancati introiti derivanti da multe e sanzioni, semplicemente perché lo stesso adempie al suo legittimo dovere con abnegazione e giustezza, garantendo eguali diritti a tutti i cittadini. Non riconoscere le sentenze ed attaccare la magistratura in modo gratuito è indice di una moda che noi rifiutiamo categoricamente e per la quale esprimiamo solidarietà e rispetto nei confronti della Magistratura italiana e del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo.
Dopo quanto esposto ci viene da chiederLe: ma perché sottoscrive un impegno con altre comunità se poi ha già deciso di non mantenere la promessa, di non tener fede all’impegno? Si rende conto che oltre al danno subiamo l’onta dell’inaffidabilità da parte dei comuni competenti territorialmente? Ed i consiglieri comunali quanto contano in questo impegno intrapreso? Anch’essi ce l’hanno con il Giudice di Pace?
Ora ci attendiamo una Sua risposta ufficiale sulla questione, in assenza della quale non potremo che chiederLe un incontro urgente , nel quale, come al solito promettiamo il nostro impegno incondizionato per la risoluzione del problema.
Caro Sindaco l’unica situazione che è diventata insostenibile è la sua presenza a Palazzo di Città. Faccia il suo dovere, quello di dare servizi e prestigio alla nostra città , rappresenti almeno una volta la volontà, popolare ovvero quella di mantenere gli uffici del Giudice di Pace e di mantenere i lavoratori al loro posto, la smetta di scherzare con la nostra città e non si permetta più di attaccare il Giudice adito. Non si permetta più di attaccare le istituzioni che garantiscono la nostra Costituzione.
Pio Cisternino
Presidente Movimento Popolare Sangiovannese