Bertani: “Dimostrazione di insensibilità da parte del Sindaco”
La seduta di question time di ieri è stata occasione per discutere ancora una volta della ormai nota vicenda della targa della ‘discordia’ di Piazza don Bosco.
Il Consigliere dell’IdV Francesco Bertani nella sua ultima interpellanza ha chiesto al Sindaco se era intenzione dell’amministrazione rimuovere la targa toponomastica che “sta generando un forte conflitto ideologico tra diversi gruppi”.
Pompilio ha risposto a tono: “Siamo consapevoli della situazione per questo abbiamo sporto denuncia contro ignoti per l’ennesimo atto vandalico e abbiamo fatto pulire la targa”.
Risposta che non è piaciuta a Bertani il quale ha definito la replica del primo cittadino “l’ennesima prova di insensibilità del Sindaco di fronte ad un tema sentito dalla città”.
“Già il fatto – continua il capogruppo IdV– che la targa sia stata pulita una prima volta da attivisti di Casapound poteva generare una tensione difficile da gestire, per questo Sindaco non può nascondersi dietro queste brulle motivazioni come il rispetto di una legge di difficile interpretazione”.
“Proprio per evitare tensioni di qualsiasi genere abbiamo provveduto a far ripulire la targa senza l’intervento di attivisti politici”, la chiosa di Pompilio.
Ad alimentare il fuoco della polemica ci ha pensato Michele Crisetti il quale ha tuonato: “Se lei Sindaco, come credo, si ritiene profondamente antifascista, rimuova quella targa che rappresenta un insulto ai valori fondanti della nostra nazione, peraltro situata a pochi metri da Corso Matteotti, con tutti i significati che ne possono derivare”.
Dopo un acceso scambio di opinioni tra Sindaco e opposizione, il Presidente scioglie la seduta non permettendo l’intervento di altri consiglieri sul tema. Antonio Pio Cappucci ai nostri taccuini rivela il contenuto del suo intervento che forse, potrebbe essere la panacea per risolvere la questione: “Stiamo valutando assieme ad altre forze politiche se vi sono i presupposti e le condizioni perché il popolo sangiovannese si esprima attraverso l’istituto di un referendum popolare. Quella della targa di Piazza Don Bosco, rischia di diventare una questione infinita che non troverà facile soluzione”.
ALV
PMA