Campo:
“Incomprensibili le ragioni; il destino
della città ostaggio di eccessi e interessi personalistici”
“Il destino di una città non può
essere ostaggio di chi partecipa al governo della cosa pubblica pressoché esclusivamente
per realizzare i propri e gli interessi di pochi e ben definibili individui”.
Il segretario provinciale del Partito Democratico, Paolo Campo, commenta così
la notizia dell’avvenuto scioglimento del Consiglio comunale di San Giovanni
Rotondo “grazie alla nefasta convergenza
delle volontà di alcuni consiglieri ed esponenti del PD con quelle della
minoranza di destra”.
“Le ragioni politiche e amministrative
sfuggono a qualsiasi razionale tentativo di comprensione –
continua Campo – a maggior ragione dopo
che il sindaco, facendosi interamente carico dei rilievi critici mossi da
alcuni settori del centrosinistra, aveva acconsentito all’azzeramento della
Giunta ed alla ridefinizione del programma di governo della città.
Gli eccessi personalistici, ascrivibili
ad alcuni esponenti del PD che rivestono importanti ruoli istituzionali e
gestionali, hanno determinato l’apertura al buio di una crisi amministrativa
che produrrà danni alla comunità di San Giovanni Rotondo, mortificando e
disarticolando le programmazioni e le progettualità messe in campo
dall’Amministrazione Giuliani per emergere dalle difficoltà finanziarie e
rilanciare lo sviluppo”.
Il
segretario del Partito Democratico annuncia la convocazione, il 27 dicembre,
della segreteria provinciale allargata ai consiglieri provinciali e regionali
ed ai parlamentari “per discutere quanto
accaduto a San Giovanni Rotondo – conclude Paolo Campo – ed assumere i provvedimenti necessari a
recuperare il senso politico della nostra azione in una delle città più importanti
della Capitanata”.