di Michele De Angelis,
segretario PD di San Giovanni Rotondo
E’ da un po’ di tempo che vedo
scorrere sul Web intere pagine di lamentele ed infamie nei confronti del PD
locale e di alcuni dei suoi esponenti in particolare.
Con la coscienza del “buon padre di
famiglia” ho reputato non idoneo intervenire nell’attesa che lo scontro
politico divenisse costruttivo e la rottura risanata. Inoltre reputo sterile
questo snocciolare eventi senza un confronto, un sano “faccia a faccia”. E’
perché credo fortemente nel confronto, anche duro e scomodo, che ho partecipato
volentieri all’invito della radio…, così da dare a “chiunque” la possibilità
di pormi domande, anche scomode.
Ma veniamo a noi. Veniamo agli
ultimi fatti: l’ultima lettera a firma dei sigg.ri Miglionico, Lalla e
Crisetti.
Se qualcuno volesse pensare male, e
non sono certo io, riterrebbe che la situazione descritta tutto sommato non sia
proprio reale e, volendo ancor di più essere insinuanti, potrebbe ritenere che
in tale situazione – chi oggi lamenta una mancata realizzazione di
democrazia interna – in questi anni abbia comunque fruito di tale carenza.
Io però cerco di fare politica e mi
sforzerò di essere come al solito costruttivo e corretto.
1) Il PD è costituito da alcuni
organismi:
– una Segreteria, dove alcuni membri puntualmente non
adempivano alla loro funzione, ed ogni volta che il segretario poneva tali
argomenti (di funzionamento) all’ordine del giorno si è evitato di affrontarli
in modo serio, tanto il capro espiatorio c’era ed era comodo che rimanesse
così;
– un Direttivo, del quale sono responsabili i membri che lo
costituiscono, tra cui le stesse persone che hanno fatto cadere
l’amministrazione attuale e quella precedente;
– un Coordinamento Assembleare, del quale è responsabile chi lo presiede; in
particolare nella ns fattispecie la presidente del coordinamento.
E’ vero, in questi due anni il partito – nella sede più
ampia di coordinamento – ha avuto una Presidente che non ha mai assolto al suo
compito di convocare un’assemblea ma, essendo stata designata quale
rappresentante del gruppo dei dimissionari, lungi da noi evidenziarne i
limiti gestionali (resto sempre dell’idea che il mancato funzionamento del
coordinamento vi facesse comodo perché all’interno del ristretto gruppo
decisionale voi potevate contare di più).
2) Riguardo alla confusione
amministrativa giusto un accenno perché è così palesemente sterile come
argomento che anche il più sprovveduto lettore capisce che un gruppo del quale
fanno parte un consigliere provinciale/assessore comunale all’ambiente/membro
del consiglio nazionale/commissario liquidatore della Comunità Montana, un
assessore comunale all’urbanistica e tre consiglieri comunali (tutti sempre
presenti alle riunioni di maggioranza e di partito anche con la presenza spesso
di altri esponenti politici del gruppo) ha qualche responsabilità se l’azione
amministrativa risulta confusa.
3) In merito alle palesi situazioni di
conflitto di interessi credo che si debba aprire un capitolo a parte. Quando in
una gestione amministrativa membri del consiglio comunale, siano essi di
maggioranza o di opposizione, hanno interessi legittimi in argomenti chiave
per la Città, è lecito chiedersi se:
…. si può ricoprire contemporaneamente il ruolo di
consigliere e dipendente di Casa Sollievo (con ruoli non di secondo piano) nel
momento che si ragiona di grandi opere che riguardano tale struttura?
…. nel momento in cui si ragiona del P.U.G. e si possiedono
terreni, si può partecipare all’elaborazione e discussione di tale materia?
…. se sono consigliere comunale ed ho un’impresa od
un’attività professionale che mi mette in relazione quotidianamente con la
macchina amministrativa, è legittimo esserci?
… se sono un docente e mi interesso del piano di
riorganizzazione delle dirigenze scolastiche per mantenere inalterate alcune
situazioni anche se non pienamente rispondenti alla bisogna, risulta legittimo?
… se sono un imprenditore ed ho contenziosi con
l’Amministrazione è legittimo sedere in consiglio comunale?
Non voglio andare oltre perché anche questo argomento lascia
intravedere solo il cieco livore che vi attanaglia.
4) Un ultimo elemento della
discussione deve essere chiarito perché la verità non può essere mortificata in
merito al grande progetto di Casa Sollievo, nessuno ha fatto ostruzionismo per
limitare un’opera fondamentale per la Città, ma, a partire da voi, che avete
imposto il blocco della conferenza di servizio per Casa Sollievo e la rimozione
dell’Assessore all’urbanistica – confermando in consiglio comunale che non vi
rappresentava più, sono state poste le perplessità circa alcune specifiche del
progetto, particolarmente per ciò che riguarda l’aspetto non ospedaliero perché
non convincenti sul piano della opportunità economico sociale.
Per tutte le altre questioni basta ricordare il vostro pellegrinaggio politico
da un partito all’altro sempre alla ricerca di un luogo che vi consenta di fare
ciò di cui vi lamentate.
Oggi è certo che il programma
politico e le grandi opere messe in cantiere, da questa amministrazione, per la
nostra Città, sono state d’un colpo spazzate via e con loro il sogno di tanti
sangiovannesi che avevano creduto in una migliore vivibilità per la nostra
Città. Ad maiora.
Noi abbiamo creduto e crediamo in
questa grande avventura che è il Partito Democratico, un’avventura che non può
prescindere da momenti di difficoltà e tensione, sempre con l’attenzione a
sviluppare un’azione propositiva con il contributo di tutti. Distruggere è
facile, costruire è laborioso ed a volte sconfortante, ma noi continueremo a
tentare, anche perché “le mezze verità in
bocca agli ipocriti diventano intere bugie”
Il Segretario del
Partito Democratico
Michele De Angelis