Intervista al candidato sindaco
Michele Crisetti
di Antonio Lo Vecchio
“Sono fermamente convinto che il gruppo delle forze politiche aderenti a questo progetto possano rappresentare la vera svolta per questa città”. Non usa giri di parole Michele Crisetti, il terzo nome in ordine di tempo uscito dal calderone delle candidature di coloro che ambiscono a diventare primo cittadino di San Giovanni Rotondo. Quarantanove anni tra qualche mese, sposato con due figlie, laureato in Giurisprudenza e docente di diritto ed economia presso un istituto cittadino, Crisetti vanta già un ampia esperienza politica essendo stato assessore all’Istruzione nella giunta Mangiacotti dal 2005 al 2007 e consigliere comunale in seno al PD nell’amministrazione Giuliani. Rappresenterà la coalizione Uniti per San Giovanni che raggruppa sei forze politiche: Alleanza per l’Italia, Partito Socialista, Popolari per il Sud, Quadrifoglio, Democratici per la Città e Liberaldemocratici.
“Nella figura della mia persona – continua Crisetti – si è riusciti a trovare una sintesi tra varie proposte tutte altrettanto valide e positive. La nostra novità è rappresentata dall’esperienza politica e professionale di tutti i candidati essendo questa coalizione un mix riuscito di persone di diversa estrazione che possono vantare esperienze notevoli nei loro campi, personalità che vivono e conoscono il territorio e che sapranno mettere le proprie capacità al servizio della città”.
Una città che Crisetti vede proiettata nel futuro: “Per me l’idea di una bella città è quella dove un bambino si trova bene, perché se iniziamo a curare questo aspetto saremo costretti a pensare alle prossime generazioni, il che potrebbe darci il metro di giudizio sulla vivibilità del nostro paese, un paese dove ci siano servizi che migliorino la qualità della vita e facciano crescere la comunità”.
L’ex consigliere PD si sofferma poi sulle motivazioni che lo hanno indotto a prendere le distanze dal Partito Democratico: “Il PD negli ultimi anni ha tradito il suo stesso spirito divenendo una macchina elettorale in occasione delle elezioni o, nell’attività amministrativa, una difficile ricerca di equilibri solo ed esclusivamente a fini personali”.
Sulla campagna elettorale non ha dubbi: “Sono molto fiducioso, conoscendo i miei sfidanti non posso che augurarmi una competizione serena e pacata nei toni, anche perché l’unica cosa che non ci possiamo permettere è cominciare a litigare prima della tornata elettorale. In ogni caso, se il confronto dovesse accendersi, non riusciranno a trascinarmi in una diatriba a solo scopo propagandistico”.