Grande il lavoro di sviluppo di Michele Pirro in sella alla Ducati
Manca poco più di una settimana al via del mondiale Motogp 2014, che accenderà i motori illuminata dai riflettori del circuito di Losail il prossimo 23 Marzo. Mentre sono passate solo poche ore dalla presentazione della squadra ufficiale Ducati che diversamente da quanto fatto in passato in quel di Madonna di Campiglio, ha organizzato l’evento in Germania nel haedquarter del Gruppo Audi, presso l’Audi Zentrum di Eching (Monaco di Baviera), dove sono stati presentati i programmi sportivi e le novità di prodotto del Gruppo Audi.
L’arrivo dell’Ing. Gigi Dall’lgna ha già turbato i sogni di chi fino adesso vedeva la moto di Borgo Panigale ancora poco competitiva e che con la scelta a sorpresa di schierarsi in configurazione Open suona la carica, tanto da costringere la DORNA a modificare in corsa il regolamento, portando da 12 a 9 i motori e da 24 a 22 i litri di carburante in caso di vittoria o podio.
Se la riduzione dei motori potrebbe non rappresentare un limite, quello delcarburante qualche problema in più lo potrebbe creare – è lo stesso Dall’Igna a dichiararlo. Infatti la nuova elettronica Magneti Marelli non permette grandi interventi in merito ai consumi. Nonostante questo cambiamento in corsa del regolamento i piloti hanno mostrato ottimismo, dichiarandosi pronti alla sfida. Le due Desmosedici GP14 nella nuova livrea caratterizzata da un inedita e accattivante verniciatura “matt”, sono entrate in scena sul palco guidate da Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, davanti ad una platea di oltre 300 media internazionali invitati a Monaco e poi ad Ingolstadt da Audi per l’Annual Press Konferenze. Dai test precampionato è possibile fare alcune considerazioni: Negli ultimi 3 anni, Ducati non era mai stata così competitiva soprattutto a Sepang dove manca grip e le temperature sono elevatissime. È lo stessoDovizioso ad affermare di non aver mai guidato una Ducati così performante che gli ha permesso di fare il proprio best time su una pista storicamente sfavorevole sia a lui che alla moto.
In tutto questo l’impegno di Michele Pirro ha un ruolo tutt’altro che marginale. Il pilota pugliese dal 2013 guida lo sviluppo testando tutto il materiale prima che venga affidato ai piloti ufficiali, registrando tempi vicini ai piloti del team Marlboro. Questo è un dato significativo che esprime il valoredella scelta fatta da Ducati per tornare ad essere competitiva.