dalla solita vecchia politica alla sangiovannese”
«Non abbiamo più bisogno della politica
inutile e delle gestioni clientelari, abbiamo bisogno di un nuovo modo di
amministrare, di un “palazzo” trasparente che ascolti e si adoperi anche per il
futuro dei giovani, afflitti dalla piaga del lavoro nero e del precariato».
Si è aperto con queste parole di Michele Carruozzi, giovane candidato
alla carica di consigliere comunale, l’ultimo comizio della lista “La Sinistra” per Giuseppe Longo
sindaco.
Un comizio che ha subito puntato i
riflettori sulle imbarazzanti contraddizioni del contesto politico
sangiovannese, sia nella coalizione capitanata dal PD che in quella del PDL: «E’
stata una campagna elettorale molto strana – ha sottolineato Alessandro Rendina,
segretario di Sinistra Ecologia e Libertà e candidato alla carica di
consigliere -. Hanno persino invitato l’on. Casini dell’UDC a sostegno del
candidato PD Bertani, ignorando che lo stesso Casini a soli 7 km da qui e non
più di un ora prima, a San Marco in Lamis, non aveva fatto altro che parlar
male del PD. Come sarei curioso di chiedere al candidato Pompilio, che nel suo
programma parla di energie rinnovabili, come concilia il suo programma
elettorale con gli intenti nucleari del governo del sultano Berlusconi, dove
Manfredonia e Lesina sono persino indicati come due siti idonei ad ospitare
centrali nucleari».
«Io voglio innanzitutto denunciare la
solita assoluta mancanza di rispetto per l’assegnazione degli spazi di
propaganda politica da parte della coalizione di Bertani e di Pompilio», ha
esordito Nicola Squarcella, terzo ed ultimo candidato consigliere della
serata. Un discorso che da subito si è spostato anche sulle tematiche
urbanistiche: «La nostra città per fortuna ha tante aree edificabili nel
rispetto della legge 167 – ha concluso Squarcella -, purtroppo, però, i
soliti interessi dei mediatori di turno e di alcuni privati» rendono vano
qualsiasi tentativo in tal senso.
In ultimo l’intervento del candidato
sindaco Giuseppe Longo che ha voluto subito ringraziare i siti web e la
web-tv locale per aver concesso spazio al confronto diretto tra i candidati
sindaci. «Sul piano del metodo questa città necessita innanzitutto di un
nuovo modello di trasparenza amministrativa e di un spiccato orientamento ai
bisogni dei cittadini, dove i diritti non vengano più confusi con i soliti
“favori” personali». Contro la crisi invece bisogna fare sistema: «bisogna
incentivare le imprese turistiche ad utilizzare i prodotti del territorio di
modo tale da creare una filiera corta che sostenga la nascita di nuove imprese
agricole, zootecniche e latto-casearie locali per creare nuove opportunità di
lavoro».
L’ultima dichiarazione è rivolta a quel
progetto definito come la più grande bufala della storia del paese, il musical
“Actor Dei”, 2 milioni di euro che si sarebbero potuti impiegare per il
sostegno alle imprese turistiche e che invece ha finito persino per sottrarre
fondi anche al secondo parco cittadino del “Comparto O” (nei pressi di via
Saragat), dove un parco pubblico di 2 ettari, i cui lavori erano stati già
avviati, giace ormai in uno stato di vero e proprio abbandono.
In chiusura l’ultima appello al voto: «Noi
siamo diversi, noi siamo dalla vostra parte, noi siamo per gli ultimi, noi
siamo uomini liberi per gente libera di scegliere».
“La Sinistra” per Giuseppe Longo sindaco