“Più controlli sui cani presenti nelle zone pubbliche e private circostanti il paese”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da una nostra lettrice. La missiva nei giorni scorsi è stata recapitata al Sindaco Luigi Pompilio e all’Assessore all’Ambiente Teresa Sauchelli. Una lettera che offre spunti interessanti per la risoluzione del dilagante problema del randagismo in città.
Gentile Sindaco, gentile Assessore,
Vi scrivo, oltre che per significarVi il mio apprezzamento per quanto da Voi fatto finora per ciò che concerne il difficile, ma amorevole, mondo dei nostri amici a quattro zampe, anche per porre sotto la Vostra attenzione un problema che sta toccando in modo sempre più frequente ed evidente il nostro Comune. Consapevole che avete già preso iniziativa in quest’ambito attraverso la concessione del contributo finalizzato alla sterilizzazione gratuita dei cani padronali e con la speranza che vi sia stato un buon seguito, vorrei però sottolineare che, ahinoi, chi è sordo a tale tema non è neanche invogliato dall’oggi tanto apprezzabile termine “gratuito”; pertanto, a prescindere da ciò, bisognerebbe occuparsi del benessere dei propri animali che si riflette anche su quello della collettività.
Affermo ciò in quanto, purtroppo, è sempre più frequente vedere o sentire di cuccioli, anche di pochissimi giorni, abbandonati in bidoni della spazzatura, sui cigli della strada o in altri e tanti disparati posti. A questo punto come ci si attiva? Si contatta il Canile Comunale che svolge un lavoro lodevole, e non solo sotto questo aspetto, e i tanti (per fortuna) volontari che danno una mano nell’accudire queste piccole creature evitando, spesso, di farle volare sul ponte… Ma fino a quando sarà sostenibile questa situazione, se questi ritrovamenti sono sempre di più? E’ per questo che, da abitante di questo Comune, credo vada fatto qualcosa in più per “aprire le orecchie ai sordi”, a tutti coloro che sanno che è possibile sterilizzare e farlo anche gratuitamente presso l’ASL veterinaria, ma che per chissà quale arcano motivo non vi provvedono. Difatti la Legge 14 Agosto 1991 n. 281 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”, recepita dalla Regione Puglia con la Legge Regionale 3 Aprile 1995 n. 12 “Interventi per la tutela di animali di affezione e prevenzione del randagismo” alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 5 prevede che la Giunta adotti i provvedimenti per la prevenzione del randagismo e la tutela degli animali. Inoltre l’articolo 2 della Legge Regionale N. 26/2006 ha previsto, oltre l’istituzione dell’Anagrafe canina informatizzata regionale, anche la sterilizzazione chirurgica da parte dei servizi veterinari delle ASL per tutti i soggetti presenti sul territorio.
Sulla base di tali norme e della convinzione, spero da Voi condivisa, che vada intrapresa un’azione più restrittiva e convincente nel nostro Comune, mi permetto di porre alla Vostra valutazione un’eventuale modalità per poter sviluppare più o meno volontariamente la responsabilità relativa all’identificazione e alla sterilizzazione dei cani, idea che di seguito illustro. Questa mancanza di onere, molto probabilmente è rivolta maggiormente ai cani presenti nelle campagne e zone limitrofe al nostro Comune. Per tale ragione è in questi punti che servirebbe un più efficace intervento attuabile organizzando delle turnazioni con squadre di Vigili Urbani che, se possibile, potrebbero essere coadiuvati da Guardie forestali, i quali potrebbero attuare dei controlli sui cani presenti nelle zone pubbliche e private circostanti il paese. Essi dovrebbero verificare due aspetti: presenza di microchip e sterilizzazione del cane. Si individuerebbe il possessore dell’animale e se vi fosse l’assenza dei due requisiti questi dovrebbe essere invitato a fissare un appuntamento con l’ASL competente per provvedere in tal senso.
A distanza di un mese si effettuerebbe un secondo controllo per verificare se il possessore abbia adempiuto all’invito fatto durante il primo controllo. In caso di esito negativo lo si ammonirebbe che se al successivo controllo (dopo un altro mese) non avrà provveduto a far microchippare e sterilizzare il cane in suo possesso, sarà applicata la sanzione amministrativa prevista per legge e verrà gravato delle spese per la sterilizzazione che saranno quantificate dalla ASL e dal veterinario competente. Se durante il terzo ed ultimo controllo il possessore non avesse dato seguito a tale ammonimento, si provvederebbe a prelevare il cane facendolo microchippare e sterilizzare con l’accollo di spese e sanzioni al possessore. Inoltre, se posso aggiungere, potrebbe essere educativo e costruttivo organizzare degli incontri nelle scuole di ogni grado per sensibilizzare e diffondere conoscenza sul tema delle sterilizzazioni e delle adozioni dal canile.
Con l’auspicio di non aver rubato invano il Vostro prezioso tempo e che possiate prendere in considerazione questa possibile modalità o che Vi sia solo di spunto per altre iniziative da intraprendere per arginare e, magari, debellare anche a lungo termine questo spiacevole fenomeno, Vi ringrazio per quello che, sicuramente, farete e Vi saluto cordialmente.
Lettera firmata