di Berto Dragano
Non c’è pace tra gli ulivi e i mandorli della nostra città. Sembra di vivere in un libro di Ammaniti. Una realtà che fantasia non è.
Mentre i mandorli in fiore colorano le nostre giornate, nella nostra vita normale, puoi dimenticare e far finta che non sia successo niente, ma proprio niente.
Invece no. Mentre la quotidianità delle nostre giornate scorre, dall’inizio dell’anno si registrano in provincia di Foggia quattro omicidi e rapine che devono ricordarci che mentre viviamo il territorio in uno stato di apparenza tranquillità, sangue e violenza scorrono tra le strade delle nostre città.
Antonio Petracca, pregiudicato foggiano ucciso nel pomeriggio del 30 dicembre con sette colpi di pistola calibro 7,65 davanti in un circolo privato.
Pasquale Del Grosso, 41 enne di Ordona trovato carbonizzato nella sua Lancia Thema la sera del 16 gennaio scorso, nelle vicinanze della provinciale 105 che collega Foggia ad Ascoli Satriano, dove i carabinieri hanno rinvenuto cartucce e tracce di sangue.
Antonio Cavaliere l’artigiano che costruiva forni in muratura per ristoranti e pizzerie, è stato ucciso con due colpi d’arma da fuoco al volto.
Ivan Rosa, il 37enne di Monte Sant’Angelo il cui corpo senza vita è stato trovato questa mattina, riverso nell’abitacolo della sua auto, in località Bosco Quarto.
In una città in cui non succede mai niente, in un sabato sera qualunque una banda di malviventi, composta da cinque persone, accende in noi la cruda realtà, la paura, le preoccupazioni delle rapine ai tempi della crisi.
La rapina al supermercato Eurospin di San Giovanni Rotondo preoccupa e spaventa, ma allo stesso tempo fa pensare che sia una storia di ordinaria disperazione. Forse non legata al sangue sparso nella provincia.
Mentre la crisi batte cassa, a scuola si trova la droga dei ricchi, la cocaina. La droga rispunta nelle cronache della città sangiovannese, come se in tutti questi anni fosse rimasta nascosta chissà dove.
La crisi economica produce disperazione, genera nuove debolezze, così il mercato riposiziona nuove strategie e la droga torna a essere un rifugio purtroppo molto ricercato, anche tra i giovanissimi.
Quello che spaventa è il silenzio di armi impugnate in una città in cui non succede niente, mentre in un sabato qualunque malavitosi irrompono in una città tranquillità e fuggono senza che nessuno abbia visto, nel buio della sera con un misero bottino.