Presentato il libro di Michele Gemma “Piccola donna del Gargano”
Tanta gente, nonostante la copiosa pioggia caduta per tutto il pomeriggio, ha affollato ieri sera la sala conferenze della biblioteca comunale ‘Michele Lecce’ per prendere parte alla presentazione di “Piccola donna del Gargano”, prima fatica editoriale del giornalista Michele Gemma.
L’iniziativa, promossa dalla Conferenza delle Donne del Partito Democratico, ha visto la partecipazione, oltre che dell’autore Michele Gemma, di: Andrea Pacilli, editore del libro, don Salvatore Miscio, rettore del seminario di Manfredonia ed autore della presentazione dell’opera, Elena Gentile assessore regionale Sanità, Welfare e Pari Opportunità e autrice della prefazione di “Piccola donna del Gargano” e Maria Elena Ritrovato, portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche che ha anche moderato l’incontro.
“Piccola donna del Gargano” è un racconto romanzato che narra delle vicende di Maria Michela una donna che non fu brigante. Una donna giovane e legatissima alla sua terra che si è trovata a combattere il potere maschile negli anni dell’Unità d’Italia. In un territorio, il Gargano, consumato da omicidi e soprusi di ogni genere.
“Non basta narrare – ha detto don Salvatore Miscio – ma bisogna anche coinvolgere il lettore, far vivere il racconto. Questo è un racconto bello che dà il senso dell’amore nei confronti della storia, un libro che ti fa venir voglia di andare oltre, di capire. Una storia che interessa perché umana”.
Ampio spazio è stato dedicato agli interventi del pubblico che hanno dato il via ad un dibattito aperto e coinvolgente, anche sui temi della stretta attualità come le politiche di genere tanto in voga ai giorni nostri.
Argomenti che sono stati affrontati da Elena Gentile nelle sue conclusioni: “Non mi ha trovato d’accordo la decisione del segretario nazionale del mio partito (Renzi ndr) di mettere tutte donne come capolista per le prossime elezioni europee. La Puglia in questi anni, dal mio punto di vista straordinari, è stata la prima regione che ha declinato in maniera differente le politiche di genere. Quando fui eletta per la prima volta in consiglio regionale di certo qualcuno non ne era rimasto contento. Ancor più quando il Presidente Vendola mi scelse come assessore, scommettendo su una perfetta sconosciuta e mettendosi contro i cosiddetti poteri forti, i detentori del tanto declamato consenso popolare. L’esperienza vendoliana in Puglia ha valorizzato pezzi di umanità che fino ad allora non aveva accesso nei luoghi delle decisioni. Non mi piace utilizzare il termine potere. Questa sera – continua la Gentile – abbiamo vissuto ore importanti: la politica ha il dovere di favorire questi momenti di confronto tra intelligenze frizzanti dei talenti del nostro territorio. Un territorio che deve cambiare passo, che ancora oggi non riesce ad esprimersi appieno, visto ancora come luogo del malaffare e della cattiva politica. Dico questo da membro di un governo che ha cambiato il senso della cultura politica di questa regione. Quella vissuta in questi anni è stata una esperienza umana, prima che politica ed amministrativa. La Puglia è stata per molti un modello culturale che ha veicolato messaggi importanti a tutta Italia. E’ questo che deve fare la politica: creare un modello di sviluppo culturale per la propria comunità. Abbiamo messo al centro della politica le persone, quelle persone che oggi hanno perso la speranza. E le donne pagano ancora oggi il prezzo più alto di questa crisi economica e sociale. Ma le donne oggi lanciano una sfida che è anche una speranza di cambiamento”, ha concluso l’assessore.
Per Michele Gemma il Gargano è esso stesso cultura: “Come sempre sono le scelte politiche a fare la differenza. Quando la politica investe più sul mattone che sulla cultura è segno che qualcosa non va. E l’assenza dell’assessore alla cultura questa sera dice tutto”, ha dichiarato l’autore con un piccola vena polemica. Da sottolineare però la presenza del vice Sindaco Antonio Centra e di altri esponenti politici cittadini.
Antonio Lo Vecchio
Vedi l’intervista all’autore Michele Gemma realizzata da Pio Matteo Augello.