Incontro con Enzo Di Salvatore componente del coordinamento nazionale No-Triv
Trivellazioni nell’Adriatico alla ricerca di petrolio, energia e modello di sviluppo, i temi al centro dell’incontro con Enzo Di Salvatore membro del coordinamento nazionale del movimento No Triv e candidato con la lista L’altra Europa con Tsipras alle elezioni europee del 25 maggio prossimo. Hanno partecipato all’incontro i segretari cittadini di Sel, Alessandro Rendina e di Rifondazione Comunista, Emanuele la Porta oltre a Gianfranco Pazienza per Legambiente.
Di Salvatore ha chiarito le attività del movimento No Triv. “Anche dopo il 25 maggio continueremo con le nostre iniziative a protezione del mare adriatico, e dei nostri territori contro le trivellazioni in mare. Operazioni che devastano i territori e gli ecosistemi dei nostri mari” le parole del candidato. “Il 3 giugno abbiamo in programma un incontro con importanti esponenti di Croazia, Grecia e altri paesi dell’Adriatico, per far fronte comune contro le multinazionali delle trivellazioni e del petrolio. Ho trovato su questi temi una vicinanza con Tsipras. Parliamo di contenuti e di cose concrete, non di chiacchiere elettorali” ha ammonito Di Salvatore che ha preso posizione contro lo quello che definisce “Lo scellerato patto tra Governo e Multinazionali basato sul ricatto sociale che mira a sfruttare e devastare territori in cambio di qualche sbocco occupazionale. Un modello di sviluppo da rifiutare e cambiare insieme. Questo mi ha spinto a candidarmi con Tsipras”.
Pazienza ha sottolineato la necessità di investire sull’efficienza energetica del nostro Paese consentendo ai produttori di energie rinnovabili di mettere in rete l’energia prodotta attraverso le reti locali e territoriali invece di passare per la sovraccarica rete nazionale. “Così facendo si ridurrebbe il fabbisogno energetico del 30%, cosa che unita alle nuove tecnologie di produzione risolverebbe il problema energetico e aumenterebbe l’efficienza energetica riducendo al minimo le dispersioni, senza dover ricorrere alla produzione di energia fossile” l’intervento dell’esponente di Legambiente.