di Gaetano Cusenza
Domenica 25 maggio si sono svolte le elezioni Europee, che contro ogni pronostico e con percentuali che ricordano la migliore Democrazia Cristiana, hanno visto trionfare la politica di Matteo Renzi sull’antipolitica di Beppe Grillo.
Matteo Renzi, aumentando la percentuale del PD del 15% rispetto ad un anno fa, ha “asfaltato” il comico Grillo e ha mandato in pensione Berlusconi.
Con il Presidente del Consiglio ha vinto la moderazione contro l’offesa, l’innovazione contro la scarna denuncia, l’europeismo contro gli euroscettici, ha stravinto il PD contro tutti.
I sondaggi davano la vittoria a Matteo Renzi con percentuali poco sopra il 30%, a Grillo il 20% e a Berlusconi intorno al 16/ 17%. I sondaggisti sono riusciti a interpretare la volontà degli elettori, ma non sono riusciti a prevedere la voglia di moderazione che anima gli italiani.
Con il 41% ora Matteo Renzi si sente forte di un consenso ampissimo e può dedicarsi sia a costruire il Partito che a far camminare l’Italia.
Anche per noi moderati oggi inizia una nuova stagione.
Il PD non è più solo la casa degli ex Democratici di Sinistra.
Oggi il PD è la casa di tutti i Democratici. Grazie a Renzi, noi moderati, abbiamo trovato casa.
Il Pd è diventato un altro Partito, forse è diventato il partito che volevamo quando l’abbiamo fondato. Ora dobbiamo dare forma e fede politica a questo pezzo ampio della società italiana che scommette su di noi.
Questo risultato Europeo avrà una ricaduta sulla situazione politico-amministrativa della nostra Città?
Sicuramente potrebbe chiarire alcuni aspetti della politica locale.
In primo luogo risulterà evidente all’attuale dirigenza che gli elettori e i simpatizzanti del PD sono di gran lunga superiori a chi oggi frequenta il partito.
Nei 4000 e più voti, che il PD di San Giovanni Rotondo ha ottenuto, ci sono dentro certamente i voti della dirigenza locale e dei consiglieri comunali, ma ci sono anche i voti di tanti pezzi della città che in altre competizioni hanno votato diversamente.
In questa particolare circostanza, chi ha attirato in modo particolare i sangiovannesi verso il PD, oltre il solito Renzi, è stata l’Assessore Regionale alla Sanità Elena Gentile, che ha riscosso un meritato quanto ampio successo. Anche in altri ambienti della città si è avvertito la voglia di dare al PD un voto di fiducia per sostenere un disegno politico non amorfo, ma solido e proiettato verso il futuro.
Purtroppo queste mie ultime considerazioni sono state puntualmente ignorate dal segretario e dalla dirigenza locale del PD, che nel loro comunicato stampa hanno omesso i 216 voti di Mario Pirillo e hanno invece indicato i voti, molto inferiori, di altri candidati. Vecchie logiche che appartengono al vecchio PD.
Il risultato dell’elezioni Europee sicuramente darà una svolta anche a livello amministrativo. Il Sindaco Pompilio certamente prenderà atto dell’inconsistenza numerica dei Consiglieri Comunali che lo sostengono. Come pure al Sindaco non sfuggirà che alcuni Consiglieri della sua maggioranza hanno votato insieme alle forze della sua opposizione.
Ma tutto questo ormai nella maggioranza guidata da Pompilio non fa più cronaca, è regola fissa.
Gaetano Cusenza