Chiuse le consultazioni, domani c’è il Consiglio. Il Sindaco non avrebbe più i numeri per restare in carica.
Le consultazioni del Sindaco Luigi Pompilio con le forze politiche rappresentate in consiglio sono terminate. Secondo indiscrezioni ufficiose ad oggi il Sindaco, che la scorsa settimana ha azzerato la Giunta Comunale denunciando pubblicamente presunte alleanze politiche che ricattano la sua amministrazione, non avrebbe più i numeri per poter continuare la propria azione amministrativa.
Difatti salvo clamorose riappacificazioni dell’ultim’ora restano distanti le posizioni dei cinque consiglieri della Federazione dei Moderati, formata dai Socialisti, dall’Udc e da Scelta Civica, che dovrebbero passare all’opposizione decretando così, numeri alla mano, la fine dell’avventura amministrativa di Pompilio.
Dall’altra parte restano ferme le posizioni delle forze di minoranza. I partiti di opposizione hanno difatti negato qualsiasi appoggio politico interno o esterno al Sindaco forzista, il quale avrebbe visto quindi fallito il suo ultimo tentativo di restare in carica con una sorta di governo tecnico appoggiato da parte delle opposizioni.
Ora la palla è nelle mani Pompilio, che salvo un clamoroso quanto ad oggi improbabile riavvicinamento dei ‘federati’, si trova davanti a due scelte: o dimissioni immediate evitando così anche quello che potrebbe rivelarsi per lui un bagno di sangue nel consiglio comunale monotematico di domani, o andare dritto nella massima assise cittadina per la resa dei conti anche senza i 5 consiglieri della Federazione dei Moderati, che in un comunicato hanno annunciato la loro diserzione della prossima seduta consiliare.
Intanto fervono le voci, anche fantasiose, della piazza. Alcuni hanno paventato addirittura le dimissioni solitarie del Consigliere Michele Crisetti (prontamente smentite dall’interessato) il che permetterebbe l’ingresso in assise del secondo dei non eletti della lista Democratici per la Città, Salvatore Biancofiore, vicino al più noto Matteo Biancofiore, reduce dalla corsa per la presidenza della BCC e pronto ad accaparrarsi un assessorato di peso nell’ipotetica nuova maggioranza di governo.
Ma ad infuocare ancora di più gli animi a Palazzo di Città ci hanno pensato le dichiarazioni ‘social’ del sindaco di San Marco in Lamis Angelo Cera. In un post apparso su facebook questa mattina l’onorevole centrista ha di fatto sfiduciato l’ormai ex alleato Luigi Pompilio anche in merito al commissariamento, da parte della Regione Puglia, dell’ambito territoriale del Piano Sociale di Zona. “La nomina a commissario del Segretario Generale del Comune di San Marco in Lamis (la dott.ssa Galantino, ndr) fa vincere le giuste ragioni dell’Amministrazione Comunale, contro il disfattismo e l’arroganza di chi ha operato contro la unità del Piano Sociale di Zona, sognando egemonie, e che oggi sono stati smentiti dalla Regione Puglia”.
Esplicito il riferimento al comune sangiovannese reo di aver approvato, assieme a Rignano, la famosa convenzione per i servizi sociali, senza aver condiviso l’atto con la vicina San Marco.
Insomma domani sarà per San Giovanni Rotondo il D-Day e molti, se non tutti, saranno costretti a gettare la maschera di fronte alla città.
PMA
ALV