All’incontro hanno partecipato il Sindaco di San Giovanni Rotondo Luigi Pompilio, Padre Mario Villani, rettore del Santuario di San Matteo, Fr. Francesco Dileo, rettore del Santuario di San Pio, Don Felice Bruno, rettore del Santuario dell’Incoronata, Raffaele Fino, vice Sindaco di San Marco in Lamis, Antonio Angelillis, Assessore allo sviluppo economico del Comune di Manfredonia e Domenico Rignanese in rappresentanza del Comune di Monte Sant’Angelo.
Nel suo intervento il Sindaco Pompilio ha illustrato la necessità di valorizzare un territorio che quanto a presenza di Santi è unico nel suo genere: “Il nostro Gargano ha la fortuna di avere tanti santuari, dei quali non siamo riusciti a valorizzarne a pieno tutte le potenzialità turistiche. San Pio ha riacceso l’interesse verso questo territorio, diventando uno dei maggiori centri cristiani del mondo con milioni di fedeli. L’idea di valorizzare il tratto di Capitanata della via Francigena va nella direzione di dare priorità ai percorsi dello spirito, pur senza tralasciare gli aspetti secondari come il turismo enogastronomico ed ambientale nel suo complesso. Il tratto che va da Stignano a Monte S.Angelo ha peculiarità spirituali importanti e anche San Giovanni Rotondo farà la sua parte avendo due grandi santi come San Pio e San Camillo de Lellis. Un percorso spirituale che sia il compimento di una riflessione profonda da parte dei pellegrini, che venga certificata ufficialmente dalla chiesa, come avveniva in passato quando si riconosceva l’indulgenza plenaria”.
Fr. Francesco Dileo ha mostrato apprezzamento per le parole del Sindaco esortando a “riflettere sul significato del pellegrinaggio in quanto c’è una differenza sostanziale tra pellegrino e turista. Bisogna tenere conto delle esigenze del pellegrino”.
Anche Padre Mario Villani concorda con le parole di Dileo in quanto nel suo santuario ci sono ancora molti elementi del pellegrinaggio autentico fatto a piedi, quei cosiddetti pellegrini invisibili che intendono il pellegrinaggio nella sua accezione più vera e significativa.
“La Provincia deve prendere atto della volontà di rivedere il percorso in chiave spirituale”, ha dichiarato Raffaele Fino, vice Sindaco di San Marco in Lamis commentando il percorso presentato dal Club Alpino Italiano. “Questo percorso non ha niente a che vedere con la spiritualità. Dobbiamo lavorare alla realizzazione di un percorso pedonale per permettere che il pellegrinaggio a piedi venga fatto in tutta sicurezza, così come avviene in Umbria e in altre parti del mondo”.
Anche Manfredonia e Monte hanno espresso il loro parere favorevole all’iniziativa.
Si è giunti, infine, alla conclusione condivisa di istituire quanto prima di un tavolo tecnico di lavoro tra i Comuni, dove convogliare tutte le riflessioni in una rete di idee e proposte per poi approntare un protocollo di intenti per la redazione di un progetto operativo da presentare in Provincia e in Regione.