Il Comitato: “Il Sindaco di San Marco si attivi per impedire la chiusura”
Ormai è corsa contro il tempo per salvare l’Ufficio del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo. Dopo le polemiche dei giorni scorsi con Rignano Garganico, ora la palla è nelle mani del Comune di San Marco in Lamis.
Il 28 giungo 2014 scadeva il termine perentorio per gli enti locali di assicurare materialmente gli impegni assunti in sede di istanza di mantenimento, ossia sessanta giorni dopo il 29 aprile 2014, giorno di entrata in vigore del decreto ministeriale del 7 marzo 2014.
Come spiega l’Avv. Giuseppe Placentino, portavoce del comitato per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo, “per nostra fortuna i Comuni di San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis, in extremis, hanno trasmesso la P.E.C. l’ultimo giorno utile, ma senza indicare i tre nominativi del personale da impiegare presso l’Ufficio del Giudice di Pace. Il Comune di San Giovanni Rotondo ha approntato il nuovo schema di convenzione, che sarà approvato il prossimo 15 luglio 2014, per poi essere trasmesso al Ministero della Giustizia. Lo stesso schema di convenzione è stato immediatamente trasmesso al Comune di San Marco in Lamis”.
Il Consiglio Comunale di San Marco è stato convocato per lunedì 14 luglio ma tra gli accapi non vi è traccia della nuova approvazione della convenzione.
“Forse agli amministratori di Palazzo Badiale – continua Placentino – sfugge che un accapo aggiuntivo può tranquillamente essere inserito nei punti da approvare durante il Consiglio Comunale del 14 luglio. Invito gli amministratori del Comune di San Marco in Lamis a leggere il Testo Unico degli Enti Locali. Non bisogna perdere tempo: altrimenti, la responsabilità della chiusura del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo ricadrà nelle mani del Comune di San Marco in Lamis e dell’Onorevole Angelo Cera. Vogliamo i fatti, non le parole. A noi interessa un atto di impulso dell’Amministrazione Comunale di San Marco in Lamis”.