Il prossimo 16 gennaio ultimo giorno di attività
di Michele Gemma
Nella città di San Pio, il ristorante McDonald’s, sta per chiudere i battenti. La società licenziataria, “Vividream Srl”, ha consegnato i libri contabili in tribunale, contestualmente ha comunicato ai 13 dipendenti il licenziamento. La lettera di licenziamento emessa dalla società licenziataria è datata 22 dicembre 2006. La motivazione del licenziamento, si legge nella missiva, è oggettiva. Neanche l’intervento della Cgil settore terziario, pare aver scoraggiato la Vividream nella decisione di mandare casa i 13 dipendenti, dei quali ben nove con contratto a tempo indeterminato. Eppure, indiscrezioni, rileverebbero fatturati aziendali che superano abbondantemente i 500mila euro. Con punte che sfiorano il milione negli anni della beatificazione e santificazione di Padre Pio, periodo 2000-2002. Il ristorante della nota catena americana è entrato in funzione nel dicembre del 2000. Nei sei anni d’attività, oltre 70 persone con contratto part time con scadenza annuale o semestrale, per lo più giovani, hanno prestato il proprio servizio in favore del ristorante McDonald’s. Negli ultimi anni la situazione è andata stabilizzandosi, tanto da indurre la società “Vividream” a stipulare con nove lavoratori un contratto a tempo indeterminato. I licenziamenti diventeranno esecutivi a partire dal 16 gennaio prossimo. Per i lavoratori non sarebbe prevista neanche la possibilità di usufruire della mobilità. Infatti, i contratti sottoscritti dalla società licenziatria con i lavoratori, non consentirebbero, agli stessi, di essere trasferiti in altre sedi. Foggia in testa. Al danno la beffa. Il responsabile della “Vividream” avrebbe “consigliato”, ai propri dipendenti, di anticipare la data di licenziamento a domani. Usufruendo dei giorni, legittimamente maturati, di riposo. Per contro, i dipendenti, dopo aver sperato in una soluzione diversa da parte del datore di lavoro, promettono battaglia. Riservandosi anche la possibilità di impugnare i licenziamenti davanti alle autorità competenti. «Per contraccambiare il nostro lavoro -dichiarano i dipendenti- prestato in maniera seria e coscienziosa per diversi anni, ci sbattono fuori. Ci aspettavamo un regalo di Natale più dignitoso. Sarà difficile liberarsi di noi. Abbiamo tutte le intenzioni di tenerci stretto il nostro lavoro. In molti hanno sottoscritto mutui e messo su famiglia».
Qualcosa nella città di San Pio sta cambiando. La chiusura del McDonald’s, lo stato di agitazione dei 51 lavoratori della ex municipalizzata Nuovo Millennio e non da ultimo la chiusura di tre importanti istituti di credito, la dicono lunga sulla involuzione che il più ricco paese del Gargano sta attraversando.
Fonte: Il Meridiano – Michele Gemma