Secondo caso in pochi giorni
Un’altra auto incendiata. La seconda in sei giorni. Alle 2.25 della notte di venerdì, Marcello Di Gioia, 49enne commerciante del posto, è stato svegliato dai carabinieri della locale caserma in quanto l’autovettura di sua proprietà, una Fiat Brava, parcheggiata nella zona alta di Corso Matteotti, era in fiamme. L’auto bruciava, i vetri del parabrezza e del lunotto si trasformavano in piccolissimi proiettili. Fortunatamente non si segnalano feriti, visto anche l’orario, non c’era anima viva in paese. L’incendio aumentava d’intensità e forza, minacciando abitazioni e autovetture circostanti. Sul posto sono accorsi i Vigili del Fuoco di Manfredonia che, dopo qualche minuto, sono riusciti a domare le fiamme e mettere in sicurezza case e macchine adiacenti. Del mezzo è restato nulla, distrutto, carbonizzato. Il danno ammonta a circa 4mila euro. La combustione dell’auto ha danneggiato anche un’utilitaria, Fiat 126, parcheggiata nelle immediate vicinanze.
Ignote le cause dell’incendio anche se la pista del dolo pare essere quella più accreditabile, considerate alcune tracce identificative importanti lasciate dai presunti piromani sul luogo del misfatto e l’adesione da parte del venditore ambulante sangiovannese al “Tut.Ope.Reg”, il comitato cittadino di tutela degli operatori regolari. Nelle ultime settimane, il Di Gioia aveva, più volte, segnalato, verbalmente, alle autorità competenti, Polizia Municipale in special modo, alcune situazioni di abusivismo commerciale. «Non ho, sino ad oggi, ricevuto minacce di alcun genere e non ho sospetti sul conto di alcuni», si legge nella denuncia esposta da Di Gioia ai carabinieri del centro garganico.
L’atto malavitoso potrebbe essere collegato all’episodio di domenica notte, quando ad andare in fiamme è stata l’automobile di Saverio Siorini, presidente del “Tut.Ope.Reg ”.
«Vogliamo credere – dichiara il responsabile del comitato – che tra gli episodi avvenuti domenica e ieri notte e l’attività svolta dal Tut.Ope.Reg. non ci sia nessuna correlazione. Speriamo si tratti di semplici episodi di teppismo. Sarà compito degli inquirenti stabilire le cause e rintracciare gli eventuali responsabili. Per quanto ci riguarda continueremo nella nostra lotta all’abusivismo commerciale. La situazione peggiora di giorno in giorno. Anche ieri, giorno del mercato settimanale, nella zona commerciale erano presenti più venditori abusivi, la maggior parte provenienti da paesi limitrofi a San Giovanni Rotondo, che commercianti in regola. Lo spregio delle Leggi e delle normative sanitarie continua, per contro “qualcun altro” dorme».
Michele Gemma – “Il Meridiano”