Umili eroi della realtà di San Giovanni Rotondo
Dei veri eroi la squadra dell’Associazione di Protezione Civile “AQUILE CIVILIS” di San Giovanni Rotondo, che prontamente, dopo aver nelle notti e nelle giornate precedenti spenti focolari nel territorio garganico, è partita, rispondendo alle richieste di aiuto del comune di Vieste.
Sette i volontari di questa associazione che si è rivelata di vitale importanza per le operazioni logistiche, Luciano Lotti, Emilio Gravina, Nicola Gurgoglione, Liborio Padovano, Giuseppe Masciale, Giuseppina Pavino e Luigi Pio Savino.
Giunti nel territorio di Vieste-Peschici hanno trovato scene apocalittiche e si sono occupati dello sgombro di campeggi e villaggi della zona, sia per via mare che per sentieri.
Interi villaggi presi dalla morsa delle fiamme, con bombole che scoppiavano e distruggevano macchine e mezzi dei turisti del Gargano, non permettendo loro vie di fuga.
Si sono occupati sotto disposizione del Dott.
Le Aquile Civilis si sono rivelate un gruppo di coordinamento fondamentale che in collaborazione con gli altri Volontari di Protezione Civile, Il Dipartimento di Protezione Civile, i Carabinieri, la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, il 118, le fiamme Gialle, il Corpo Forestale e le pubbliche amministrazioni hanno permesso di evitare rischi altissimi per gli sfollati, di disagio e rischi per la vita stessa.
E’ il Presidente dell’associazione, Luciano Lotti, a raccontare quanto si è presentato ai loro occhi:
«Scene Apocalittiche si sono presentate, aiutare queste persone è il nostro dovere e seppur con la stanchezza siamo partiti e abbiamo dato un aiuto nell’organizzazione e nelle manovre logistiche post-emergenza e anche nel pieno dell’emergenza.
Mi sono coordinato con le altre organizzazioni di volontariato e non, in una situazione davvero al limite, affinché nessuno degli sfollati trovasse grandi disagi. Ci siamo trovati a dover gestire i dispersi e a dover evacuare zone ad alto rischio, operazioni rese possibili solo grazie ad una adeguata formazione, all’intelletto dei singoli e al coordinamento unito. Doti queste che hanno permesso un veloce sgombero senza rivelare problemi di grande entità.
Uso questo mezzo pubblico di stampa nel ringraziare, anche per le mie richieste assurde, ma portate al termine, il Comandante dei Carabinieri di Manfredonia, Il DPC nella Persona del Dott.
In uno stato di Emergenza c’è bisogno di organizzazione in ogni dettaglio e aspetto per manovrare e mettere in moto una grande macchina».
L’Associazione Aquile Civilis, tuttavia, ha confessato il grande disagio avuto nell’eseguire gli interventi, sottolineando quanto, a loro parere, sia assurdo che ad una associazione locale di così grande aiuto e impatto, punto di riferimento (anche se non era il loro territorio) per molti, vengano rifiutati da ben 4 anni dall’amministrazione locale di San Giovanni Rotondo, una sede, mezzi e convenzioni che possano permettere la loro sopravvivenza, oggi “garantita” solo da risorse proprie.
Si augurano che il Comune di San Giovanni Rotondo, li “riconosca” e finalmente li aiuti nella giusta maniera, affinché possano continuare a svolgere la loro missione sociale.
Ritornando all’intervento sul territorio di Vieste-Peschici, il Comune di Vieste nella persona del Sindaco, ha ringraziato personalmente l’Associazione per quanto ha svolto in favore della città e dei turisti in essa presenti.
Un ricordo indelebile che ha segnato ancora una volta queste terre, di questi giovani volontari che non mancano di aiutare il loro prossimo e che si sono mossi nel territorio NAZIONALE anche in precedenza, portando nel cuore e nell’orgoglio di Pugliesi, San Giovanni Rotondo e il loro Santo Protettore San Pio da Pietrelcina.
«Invito – ha aggiunto il presidente Luciano Lotti – tutti coloro che vogliono diventare volontari di Protezione Civile di iscriversi presso l’associazione Aquile in Via Appia 13 San Giovanni Rotondo. (giorno aperto al pubblico Lunedì)»
Oltre al ringraziamento per il lavoro svolto, un augurio finale all’Associazione Aquile Civilis affinché possano presto ricevere quelle risposte e mezzi che da tempo attendono.