Alcuni consigli per lo smaltimento dell’olio
Ogni giorno, con semplici e quotidiane abitudini scorrette, possiamo contribuire a inquinare un pezzo del pianeta che amiamo.
E ogni giorno che passa i nostri gesti, messi insieme, hanno conseguenze sempre più gravi in termini di impatto ambientale.
La raccolta differenziata, la corretta gestione dei rifiuti, degli imballaggi, il recupero e il riciclo di alluminio, carta, plastica e vetro sono i primi veri importanti passi verso una realtà urbana più vivibile e sostenibile.
Un grave problema che genera impatto ambientale, è una tipica operazione che viene fatta dalla maggioranza dei cittadini inconsapevolmente, ovvero smaltire l’olio di frittura nello scarico del lavandino.
L’olio alimentare usato, costituisce una seria minaccia per l’ambiente, in quanto è fonte d’inquinamento, perciò occorre smaltirlo correttamente. Se viene smaltito erroneamente nel terreno, arreca danni alla vegetazione, in quanto ostacola la flora circa l’assunzione delle sostanza nutritive e, rientrando nella catena alimentare, provoca gravi danni per la nostra salute e per quella degli animali. Inoltre, impedisce l’ossigenazione delle falde acquifere, rendendo l’acqua non potabile.
Il Decreto Legislativo 152/2006 VIETA lo scarico degli oli e dei grassi vegetali nella rete fognaria. La mancanza di informazione sull’argomento e l’assenza di un efficace sistema di raccolta, fa si che tali rifiuti sono destinati a raggiungere gli scarichi civili e contaminare l’ambiente, ma con una corretta gestione potrebbero essere, al contrario, recuperati per divenire anch’essi risorsa.
Se per le attività produttive esistono i consorzi obbligatori, non è così per i cittadini privati.
Attualmente il servizio di raccolta rifiuti della nostra città non ha dato ancora una risposta efficace a tale problema e la cosa che stupisce è che il recupero degli oli vegetali esausti nel territorio comunale, non comporterebbe alcun onere per l’ente e i cittadini.
Basterebbe intraprendere una semplice iniziativa in collaborazione con consorzi i quali, gratuitamente, offrirebbero di collocare sul territorio comunale dei contenitori dove i cittadini possano versare gli olii esausti.
Mi auguro che tale problema possa essere risolto e che possa essere un’occasione per aumentare il tasso di sensibilità ambientale non solo dei cittadini, ma anche di una politica abituata a contrattare.
Berto Dragano