Il Bambinello di Betlemme resterà in città fino al 6 febbraio
E’ giunta ieri pomeriggio la statuetta del “Bambinello di Betlemme”, una pregevole scultura realizzata in legno dalla Casa Viuda de Reixach, a Olot (Spagna) nel 1921. Un evento unico perché è la prima volta che il “Divin Infante” come lo chiamava amorevolmente Padre Pio, è uscito dalla grotta della natività per effettuare un viaggio.
L’elicottero con a bordo il simulacro è atterrato al campo sportivo della città attorno alle 15.15, accompagnato dal padre guardiano del convento dei Frati Minori di Betlemme Jerzy Kraj e accolto dal rettore del Convento di Santa Maria delle Grazie fr. Francesco Dileo oltre che dal Sindaco Gennaro Giuliani e da tutte le autorità civili e militari. Poco dopo il corteo di auto si è mosso in direzione della Chiesa di San Leonardo dove il Bambinello è stato accolto tra due ali di folla festante e commossa.
Dopo aver ricevuto la solenne benedizione e l’abbraccio delle comunità parrocchiali, la statuetta è stata poggiata su un cuscino di velluto rosso e racchiusa in una teca di cristallo, pronta per essere portata in processione. Il corteo si è mosso, quindi, verso il Santuario di Santa Maria della Grazie: prima però c’è stato il saluto del sindaco Giuliani dinanzi Palazzo di città: “Benvenuto Bambinello di Betlemme in questa città faro della spiritualità internazionale”, le parole del primo cittadino.
La fiaccolata si è quindi diretta verso il convento dove alle 17.30 si è celebrata la concelebrazione eucaristica vespertina.
Un ponte ideale di fede e fratellanza quello instaurato tra Betlemme e San Giovanni, suggellato dai doni che Padre Kraj e fr. Dileo si sono scambiati: due pezzi di terra a simboleggiare la comunione tra le due comunità oltre che ad un pezzo della grotta della natività e ad una preziosa reliquia di San Pio.
Il Bambinello rimarrà a nel Santuario di S.Maria delle Grazie fino al 6 febbraio. Sono previste alcune uscite della preziosa statuetta: il 31 gennaio renderà visita al monastero delle suore Clarisse, il 3 febbraio in Casa Sollievo della Sofferenza e il 4 febbraio al reparto di Pediatria oncologica del Poliambulatorio.
Antonio Lo Vecchio