Monitorati gli inghiottitoi naturali in località Scurci
Sabato 15 novembre si è svolto il previsto sopralluogo promosso dai volontari di Legambiente nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un inghiottitoio”: sono intervenuti gli assessori Michele Augello, Francesco Ducange e abitanti della zona interessata dalla frana, in località “Scurci”, dove il 4 settembre si è verificato uno smottamento. Qui si è fatto il punto della situazione e valutato gli interventi realizzati: sono necessari lavori di ingegneria naturalistica e di consolidamento maggiori rispetto a quelli di primo intervento, realizzati approssimativamente per sagomare il corpo della frana. Nel corso del sopralluogo sono stati visionati i lavori e le attività svolte dai volontari di Legambiente negli ultimi 18 mesi, per la campagna “adotta un inghiottitoio”: nei presso dei tre inghiottitoi naturali esistenti in zona lungo le cunette sono stati realizzati interventi parziali per dimostrare come, con semplici opere di canalizzazione, il sistema carsico riesce ad alleggerire naturalmente le grandi quantità di acqua piovana che altrimenti si riversano sulla città e sulla frana.
I cittadini interessati e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, nel verificare l’utilità di questi interventi, hanno condiviso i nostri suggerimenti e dato piena disponibilità a far eseguire quanto prima questi primi lavori per migliorare gli interventi. “La nostra associazione si fa portavoce di quelle famiglie, – dichiara il presidente del locale circolo Gianfranco Pazienza – per questo chiediamo l’impegno dell’amministrazione comunale: è necessario e urgente alleggerire le acque che si riversano sulla città. Noi abbiamo fatto la manutenzione delle cunette e qui, lo ripetiamo, l’acqua può defluire anche nei tre inghiottitoi che manteniamo in efficienza, evitando che si intasino”.
“Adotta un inghiottitoio” è una campagna di volontariato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema cruciale della cura del territorio carsico, e vigilerà anche sulle buone prassi per eseguire gli interventi della difesa idraulica. Con queste nostre azioni coinvolgiamo i cittadini perché ci si renda conto (oltre dei danni subiti a causa dalle alluvioni) anche dei danni provocati al territorio dal consumo del suolo e dallo sviluppo edilizio realizzato senza criteri.
Intanto gli abitanti della zona hanno sottoscritto una istanza che hanno poi presentato al Comune – Ecco il testo del documento:
Gli abitanti della zona interessata dalla frana, intervenuti alla manifestazione di LEGAMBIENTE per la campagna “Adottauninghiottitoio”, successivamente al sopralluogo in l.tà Scurci, dove il 4 settembre si è verificata la frana, hanno rilevato che:
-allo stato attuale, per l’assenza di precipitazioni in corso, lo stato dei luoghi non desta alcuna preoccupazione;
-non c’è traccia di interventi definitivi, è stato eseguito unicamente il ripristino provvisorio del sentiero naturalistico preesistente, l’infissione di alcuni paletti in legno ed un muricciolo di pietrame, sulla superficie della frana;
-è stato constatato che, anche se lo smottamento di terra che ha generato la frana si è staccato dal lato sinistro dell’impluvio, un malaugurato riacutizzarsi dell’evento, con la ripresa della colata (se mai arrivasse a valle visto il notevole addolcimento di pendenza), investirebbe principalmente le abitazioni in asse e non solo quelle a sinistra, come raffigurato nella simulazione ipotizzata.
-tutti gli intervenuti sono stati concordi sull’opportunità di cessare lo stato di allerta, di provvedere quanto prima alla rimozione della terra accumulatasi (o di far realizzare serie opere di trattenimento), di evitare che l’acqua, che in caso di pioggia comunque scenderebbe dalla montagna, non continui ad infangare le strade del paese.