La salma sarà trasportata nel paese natale
del frate, Pietrelcina, nella chiesa conventuale della Sacra Famiglia
È stata aperta ieri sera, alle ore 22,11,
la chiesetta antica intitolata a Santa Maria delle Grazie, dove è stato
composto il corpo di fr. Modestino Fucci da Pietrelcina, deceduto nel primo
pomeriggio di ieri per uno scompenso multi organo dovuto all’età avanzata.
Quando è stato spalancato il pesante portone ligneo, più di cento persone, che
erano da tempo in attesa sul sagrato recitando il Rosario, si sono riversate
all’interno della piccola chiesa seicentesca, per rendere omaggio al frate
laico che per circa trent’anni, dopo la morte di Padre Pio, svolgendo il
compito di portinaio, ha accolto e ascoltato un incalcolabile numero di
persone, assicurando per ogni necessità la propria preghiera e l’intercessione
del suo santo Compaesano, del quale era considerato l’erede spirituale.
La Celebrazione Eucaristica esequiale in
suffragio di fr. Modestino si svolgerà domani 16 agosto, alle ore 16,30, nel
santuario “Santa Maria delle Grazie” e sarà presieduta dall’arcivescovo di
Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro. Subito dopo
la salma sarà trasportata nel paese natale del frate defunto, Pietrelcina,
nella chiesa conventuale della Sacra Famiglia, dove sarà celebrata una seconda
Messa funebre il 17 agosto, sempre alle ore 16,30.
Fr. Modestino non ha mai nascosto la sua
compiacenza per essere nato nello stesso paese di Padre Pio e, in un suo libro
di memorie, non ha mancato di sottolineare come anche il suo illustre Compaesano
era fiero delle sue origini pietrelcinesi: «Padre Pio era sempre felice quando
i suoi compaesani gli facevano visita. Li riceveva con particolare affetto.
Voleva saper notizie di Pietrelcina e delle famiglie “pucinare”. Appena mi
vedeva comparire – è fr. Modestino che racconta – se era circondato da
confratelli o amici, diceva additandomi: “Domandategli di che paese è lui”; e
si divertiva quando io rispondevo che ero di Pietrelcina. Un giorno, nella sua
cella n. 1, stavamo padre Onorato Marcucci ed altri confratelli e,
nell’arrivare, entrai per salutarlo; e padre Onorato: “Padre spirituale, vedete
chi arriva”, disse; e Padre Pio gli rispose: “Eh, paisà, digli forte a chi sei
paesano; e poi digli che stiamo anche vicini di casa”. Con quella battuta
voleva dire che era uno onore essere suo compaesano; ma per me e per i
pietrelcinesi, oltre ad essere un onore, è una grande responsabilità» (Fra
Modestino da Pietrelcina, Io… testimone del Padre, San Giovanni
Rotondo (Fg), Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, 1992, p. 45).