I voti ai nostri politici per questo 2014
Si sta per chiudere questo 2014, un anno di alti (pochi) e bassi (tanti) per la nostra città. Come l’anno scorso vi proponiamo il Pagellone di fine anno con i voti alla classe politica. Naturalmente confidiamo nel buon senso di tutti, che possiate cogliere il lato positivo dei nostri giudizi senza sentirvi offesi se saremo un po’ cattivi e pungenti. Che sia da sprono per impegnarvi con rinnovato entusiasmo nel 2015, come direbbe qualcuno PER IL BENE DELLA NOSTRA AMATA CITTA’!
Buone feste!
Michele Crisetti (Democratici per la città): lo scorso anno lo definimmo testardo. Non ha perso la sua verve combattiva. Purtroppo per lui, deve continuare a fare i conti con l’ostracismo della ‘maggioranza’. Ad oggi rimane l’unico a non aver fatto i balzelli da una parte all’altra nei banchi dell’assise municipale. COERENTE: voto 6,5
Antonio Pio Cappucci (Agire Insieme): uno dei pochi dell’opposizione a dare battaglia in consiglio comunale. Non è bastato il suo lavoro per salvare l’ufficio del Giudice di Pace. Ormai solo nel suo gruppo, darà ancora filo da torcere a Pompilio. COMBATTIVO: voto 7+
Salvatore Palladino (Agire Insieme ‘ancora per poco’): prima che Pompilio cambi giunta tre volte, ha già rinnegato il suo mandato elettorale consumando lo strappo con il suo capogruppo. Ormai si appresta a fare da stampella all’amministrazione fino a fine mandato. Epiche le sue frasi ‘filosofiche’ sui social network. SPAESATO: voto 4
Francesco Bertani (Gruppo Misto): il serafico dottor Bertani come l’anno scorso dà il meglio di se nelle sedute di question time. In questo 2014 da ricordare il suo contributo nello sgombero della casa di Tobia: MEDICO IN PRIMA LINEA: voto 6-
Michele Gemma (Gruppo Misto): entrato a metà anno al posto del dimissionario Pietro Fania ha dimostrato di essere tutt’altro che un giovane alle prime armi, dando battaglia in tutte le sedute del consiglio comunale. Ha chiesto di istituire un ‘assessorato alla legalità’ dopo gli atti intimidatori a Santoro e Chiumento, senza alcun esito. Abbandonata subito la linea di partito dell’UDC e rigettato ogni tipo di alleanza con Pompilio, lo attende un 2015 di aspri confronti. PUNGENTE: voto 6
Antonio Santoro (Partito Democratico): ormai rimasto l’unico baluardo del Partito Democratico in Consiglio comunale, non manca mai di punzecchiare il Sindaco. Provato da alcune vicissitudini personali, lo attendiamo nel nuovo anno. STANCO: voto 6
Giuseppe Mangiacotti (Partito Democratico?): anche lui abbagliato dal ‘senso di responsabilità’ ha nei fatti salvato la poltrona del Sindaco, probabilmente fino al 2016. Da nemico numero 1 a grande alleato, ancora nei fatti, dell’amministrazione il passo è stato breve. In attesa dell’espulsione annunciata dai vertici del partito si è calato con grande piglio nel nuovo ruolo di direttore dei lavori della fogna bianca. CONVERTITO: voto 5
Franco Bisceglia e Michele Giuliani (Scelta Civica): Sono passati dall’essere primi sostenitori a grandi accusatori del Sindaco. Ormai ex della Puglia ‘dopo’ di tutto, dopo tre anni tumultuosi decidono di ravvedersi e di abbandonare la nave guidata da Capitan Pompilio. Un cambio di rotta inevitabile. Che dire: meglio tardi che mai. Un sussulto di orgoglio dopo tre anni e mezzo di quasi impalpabile presenza tra i banchi del Consiglio. REDENTI: voto 5
Russo (Scelta Ci’ni’ca): abbandona i compagni della ormai defunta Puglia ‘dopo’ di Tutto, per diventare un caposaldo della maggioranza. Macina chilometri sulle montagne del Gargano forse alla ricerca della sua identità politica. CAMMINATORE SOLITARIO: voto 5
Giuseppe Miglionico (UDC): icona del senso di responsabilità si propone come unico rappresentante sangiovannese alle prossime regionali. Riuscirà a convergere su di lui i favori di tutti? Conoscendo i vecchi marpioni della politica locale siamo pessimisti. Lui ci proverà, non possiamo che augurargli buona fortuna. SENSIBILE: voto 5
Carmelo detto Massimo Chiumento (PSI): segnato dagli atti intimidatori degli scorsi mesi, ha rotto con Pompilio dichiarandogli guerra aperta. Gli auguriamo di ritrovare serenità e che possa tornare a battagliare, e anche a farci divertire ogni tanto, in consiglio comunale. PROVATO: voto 6
Antonio Placentino (Forza Italia): dopo i dissapori del primo anno ormai è in perfetta sintonia con l’amministrazione. In quest’anno da segnalare la sua strepitosa doppietta nella partita delle vecchie glorie sangiovannesi. INTRAMONTABILE: voto 6 alla carriera (9 a quella calcistica)
Gabriele Cotugno (Nuovo Centro Destra): rimarrà nella storia per gli Angeli per un Giorno. Con i suoi compagni di sventura, però, fanno i diavoli per tutto l’anno. A lui e alla sua compagine il merito di aver affossato in tre anni i servizi sociali. ALFANIZZATO: voto 4 (anzi no, 3,5)
Mimmo Longo (FLI): lo scorso anno lo avevamo definito visionario. Se parliamo con i numeri la raccolta differenziata va a gonfie vele. I numeri però si scontrano con una realtà ben diversa: città sporca, servizio a singhiozzo, monnezza dappertutto. Dopo le percentuali, vediamo di sistemare questo porta a porta. ILLUSO (E FELICE): voto 6
Mauro Cappucci (Presidente C.C.): ormai plenipotenziario dell’assise comunale, troppo spesso confonde il suo ruolo di superpartes con quello di ‘avvocato a tutti i costi’ dell’azione amministrativa. DUBLE FUNCTION: voto 5
Michele Augello (assessore Ambiente): gli consigliamo vivamente di tornare a fare il suo mestiere. CONVINTO: voto 3
Carmine Francesco Pio Ducange (assessore Lavori Pubblici), Matteo Fiorentino (assessore Cultura), Anna Pia Di Maggio (assessore all’Urbanistica): tre giovani professionalità che a nostro avviso hanno sbagliato tempi e modi per il loro esordio in politica. Chiamati come tecnici meriterebbero di avere più spazio di quello concessoli dalle grandi menti di Palazzo. INCURANTI DEL PERICOLO: Voto 6+ di incoraggiamento.
Manca qualcuno fra gli assessori? Si? Non merita attenzioni. E’ fuori dalla nostra valutazione. Anche un VOTO 3 sarebbe grasso che cola.
Luigi Pompilio (sindaco): ossessionato dalla stampa locale ostile, dai gufi e dalle pressioni psicologiche, si chiude per lui un anno nerissimo. Ha pian piano fatto fuori tutti i suoi sostenitori e alleati, rinnegando a turno tutti i suoi compagni di ‘sventura’ e arrampicandosi ad ogni scoglio pur di rimanere in piedi, o meglio attaccato alla poltrona. Un anno passato ad accusare la stampa locale di ostracismo e mala informazione, ha fatto della querela facile la sua arma, non avendo valide argomentazioni da opporre alle nostre scomode (purtroppo per lui) verità. Caro Sindaco ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. La nostra azione continuerà ad essere durissima sino alle fine dei suoi giorni, politicamente parlando. Dicono che abbia ricevuto la visita di un Babbo Natale speciale prima delle feste. Prossimamente vi sveleremo qual è stato il suo regalo. ISCARIOTA s.v.
Auguri a tutti dalla Redazione di SanGiovanniRotondoNet.it