E Chiumento chiede pubblicamente scusa per l’errore del 2011
Nonostante la domenica di festa e la pioggia incessante, è stata massiccia la partecipazione dei cittadini alla manifestazione ‘L’opposizione incontra la città’, promossa dagli otto consiglieri di minoranza per fare il punto sulla situazione politico-amministrativa a Palazzo S.Francesco.
Ad aprire i lavori il consigliere Bertani (Gruppo Misto) che ha spiegato i motivi dell’incontro, svoltosi nel chiostro comunale. “Il consiglio di venerdì è la prova di quello che abbiamo denunciato nei giorni scorsi ossia delle violazioni delle nostre prerogative di consiglieri comunali. Noi non sfuggiamo al confronto anzi. La realtà è ben diversa da quella descritta dal Sindaco. La convocazione sebbene urgente non rivestiva di una urgenza reale. Il 22 gennaio mattina ci viene notificata la convocazione della prima commissione, ma la sera stessa il Presidente dell’assise convoca il consiglio che tra gli accapi presenta anche i punti che dovevano essere discussi preventivamente dalla prima commissione. Anche l’urgenza di Viale Aldo Moro è dettata dalla loro inettitudine. Questa sera vogliamo far capire a tutti voi come la città viene sgovernata. Qui aumentano solo i proclami del primo cittadino”, chiosa Bertani.
E’ la volta di Antonio Pio Cappucci, capogruppo di Agire Insieme: “Siamo preoccupati per il destino della nostra città. Siamo governati da un sindaco che sei mesi fa dichiarava il suo fallimento. L’unica verità in mezzo a tante promesse non mantenute come d’altronde tutti i punti del suo programma elettorale. Pompilio è retto da consiglieri di opposizione che si nascondono dietro la fogna bianca per mascherare i propri interessi nel continuo tentativo di mistificare la realtà. Gravissimo poi il suo atteggiamento di usufruire degli altoparlanti sul corso nei giorni di Natale per denigrare l’opposizione senza possibilità di replica. I soldi del mutuo per la fogna bianca ce li rimetteremo noi. Siamo nel degrado più totale con l’assenza dei servizi minimi. Una città bloccata da mesi. Noi si che abbiamo dato segnale di responsabilità permettendo lo svolgimento del consiglio per non far aumentare le aliquote IMU. Noi non sfuggiamo al confronto e stasera incontrando la città lo abbiamo dimostrato. Non staremo a guardare di fronte a questi comportamenti scellerati”.
Michele Gemma (Gruppo Misto) usa ironicamente una metafora calcistica: “Questa grande squadra, una sorta di Real Madrid, guidata dal condottiero Luigi ‘Ancelotti’ Pompilio tra le tante urgenze ne ha dimenticato una fondamentale: il ripristino della legalità. Negli scorsi mesi ci sono stati numerosi episodi che meritavano attenzione particolare da parte delle istituzioni. Gli ordigni contro Santoro e Chiumento per loro non hanno avuto nessun significato. La politica in tutto questo ha un concorso di colpa ignorando questi avvenimenti. Si continua ad andare avanti con una sorta di ‘nonchalance’ istituzionale. L’urgenza di questa amministrazione è il rondò di viale Aldo Moro. Non siamo di fronte ad amministratori pubblici, ma ad amministratori delegati che governano ‘l’impresa Palazzo S.Francesco’. Fino a qualche tempo fa Cera era il nemico giurato di Pompilio, definito il sammarchese che condiziona le scelte politiche sangiovannesi. Ora Angelo Cera è diventato il principale alleato di questa ‘corte dei miracoli’. Nessuno deve osare di andare contro ai loro progetti. Qualche ‘birbantello’ giornalista locale quando scrive a favore è bravissimo, il numero uno. Quando si permette di scrivere contro diventa il nemico numero uno. Se qualcuno pensa di impedirci di fare il nostro lavoro si sbaglia di grosso”.
Dello stesso avviso Crisetti (Dem. Per la città): “C’è un clima pesante quando qualcuno tenta di esprimere la propria opinione con un Presidente del Consiglio che in aula smette i panni del super partes e diventa parte integrante della maggioranza. I servizi sociali sono chiusi per imbecillità. Una materia che non viene compresa da qualche consigliere comunale. Con la loro incompetenza ci troviamo un ufficio di piano chiuso da due anni e solo ora si sono accorti dell’errore chiamando la vecchia dirigente. E’ logico che Cera sia diventato alleato. Se toccano lui toccano anche il fedele Miglionico e il gioco è chiuso. Anche la questione parcheggi è stata gestita malissimo. Sarà molto difficile con il nuovo appalto provvisorio mantenere tutte le unità lavorative, molti saranno buttati fuori a calci. Da gufo vi dico: iniziate a mettere le mani nei portafogli perché pagheremo tutte le ‘stronzate’ che stanno commettendo”.
La parola poi passa al consigliere di Scelta Civica Franco Bisceglia che precisa: “La nostra presenza qui questa sera ci dà l’occasione di difendere il nostro ruolo di opposizione. Siamo convinti della nostra scelta e smentiamo tutte le indiscrezioni che volevano un nostro riavvicinamento a questa maggioranza. Continueremo a lavorare per rispettare l’impegno politico assunto con i nostri elettori”. Bisceglia (che porta i saluti del consigliere Giuliani, assente giustificato per motivi di lavoro) si sofferma inoltre sulla bontà del lavoro svolta quando SC siedeva tra i banchi della maggioranza, in particolare del grande lavoro svolto dall’ex assessore al Bilancio Antonio Centra che ha permesso la quadratura dei conti, tali da permettere la realizzazione di opere ed evitare l’impennata delle tasse comunali a carico dei cittadini.
Santoro (PD) si sofferma sul Giudice di Pace: “A Pompilio va il grande merito di aver chiuso il nostro presidio giudiziario. Una chiusura dovuta alla loro superficialità in quanto non hanno mandato per tempo il personale a fare la cosiddetta formazione. Una inadempienza che ci è costata una pessima figura fronte agli amici di S.Marco e Rignano. E ora? Per non farci mancare nulla hanno fatto ricorso al TAR, procedimento che ci costerà svariate migliaia di euro. Ecco noi paghiamo la loro inettitudine”.
A concludere l’incontro il consigliere PSI Massimo Chiumento che per il suo intervento decide di alzarsi in piedi per fare delle scuse: “Pensavo che la politica fosse fatta di confronti, di progetti. Ma mi sbagliavo. La politica che ho vissuto sulla mia pelle è stata un’altra. Sono stato toccato nella mia libertà per questo mi è difficile parlare questa sera soprattutto quando sento la parola legalità. Questa sera io voglio chiedere pubblicamente e ufficialmente scusa alla città per l’errore di aver appoggiato il centrodestra nel ballottaggio del 2011. Purtroppo sono stato artefice della vittoria di questa amministrazione e mi sento in dovere di farvi delle scuse. Ho sbagliato due volte: la prima nell’apparentamento con quella coalizione la seconda per aver permesso ad un consigliere comunale di godere di un congedo politico visto che è potuto sedersi in consiglio grazie a quel patto tra il PSI e la coalizione di centrodestra”.