Indetto sciopero contro l’azienda
Quattro ore di sciopero davanti alla sede di via Montegrappa: ieri mattina gli autisti della Sita Sud iscritti ai sindacati Faisa Cisal e Ugl Trasporti di Foggia, hanno manifestato contro l’azienda di trasporti, accusata di essersi sottratta al dialogo relativamente ad alcune problematiche sollevate dal personale dipendente, ma non ancora affrontate o risolte. “No residenze provvisorie, basta ricatti”, “Diritti più dignità è uguale rispetto”, “No esternalizzare, più sicurezza” sono gli slogan che hanno fatto da cornice a una protesta pacifica, dove in alcuni momenti hanno prevalso rabbia ed esasperazione. E sono volate parole grosse: da “vergogna” a “conigli”.
Allo sciopero e al sit-in avrebbero aderito anche rappresentanti e lavoratori appartenenti ad altre sigle sindacali; segno del malcontento, evidente, di chi – tra i dipendenti – non approva il trattamento sulle ‘residenze provvisorie’ che l’azienda riserverebbe soprattutto ai più giovani (due i casi avvenuti nei giorni scorsi), la mancanza di un equo trattamento economico delle trasferte; o di chi contesta le agevolazioni dal punto di vista economico e lavorativo che Sita Sud riserverebbe a parte del personale; o ancora l’imposizione senza nessun controllo delle corse “bis” e soprattutto l’esternalizzazione del servizio a Fini Viaggi e Metauro.
Infatti, sembrerebbe che i dipendenti delle due compagnie che subappaltano il servizio, non indossino la divisa ufficiale, non effettuino le visite mediche all’ispettorato del lavoro di Bari e ricoprano dei turni che non rientrano nel Contratto collettivo nazionale di lavoro, effettuando peraltro corse oltre l’orario consentito. Due incontri, il primo in azienda e l’altro in Prefettura, non sono serviti a ricucire lo strappo tra le parti. Ecco perchè ieri mattina, dalle 9.30 alle 12.30, gli autisti appartenenti alle due segreterie territoriali – di Giovanni Tancredi per la Faisa Cisal e Filippo Cavalli per l’Ugl Trasporti – hanno incrociato le braccia. Il muro contro muro continua.
(fonte: foggiatoday.it)