Il Poemetto in quattordici scene in dialetto garganico di Domenico Scaramuzzi
Cantanne Natale, è un libro che raccoglie i canti a Gesù Bambino: quattordici canti antichi della tradizione popolare garganica che, attraverso la tecnica letteraria della contaminazione, ricamano nuovi versi dalle sfumature molto attuali attorno ad una base classica della tradizione sangiovannese.
Accompagnato dal suono di sapienti chitarre, il poemetto ha dispiegato nei suoi quattordici canti la storia del Natale e la devozione per Gesù Bambino, colui che era tale e quale a noi, spiegando all’interessato pubblico che quattordici sono le generazioni attraverso le quali si forma la storia del Gargano e delle sue genti; popolo che è cresciuto e da piccola comunità è divenuto paese e da tale fino a diventare città:
Sapime poche e nante delli temp’antiche de quante ce stavene li rre e li reggine ma se cunte bone fin’a Gesecriste quattoddece so’ li generazione.
Dalla preghiera in musica per
Dalla gioia del Natale sino alla disperazione per le antiche e quanto mai attuali tragedie che colpiscono i bambini, i quattordici canti si chiudono con l’augurio di serene festività : Sò contente che ce tenmie man’a mana pe la via: bella cosa jè l’amore che zennèja senza parole.
Scritta e musicata da Domenico Scaramuzzi, quest’opera ha visto la collaborazione importante ed indispensabile di Tobia Russo, Luigi Bisceglia, Francesco Impagliatelli, Grazia Placentino, Michele Martino e Antonio Impagliatelli che con voci e strumenti hanno dato melodia e forza ad un augurio attuale della tradizione garganica.
La tradizione orale mescidata con elementi culti, la filastrocca come filo conduttore che imparenta e riscrive testi trasversali nel tempo all’interno di un unico e unitario orizzonte letterario- Dal saluto di Michele Notarangelo.
Lo spettacolo verrà replicato alla parrocchia de
Giulia Siena