Diversi cittadini di San Giovanni Rotondo con problemi motori tra coloro che non possono accedere al mare
Sale l’indignazione a Lido del Sole, località balneare di Rodi Garganico, dove – da ormai qualche settimana – autovetture o autocarri negano l’accesso al Blu Marine, l’unico lido attrezzato per i diversamente abili. La località, infatti, rappresenta per molte famiglie del territorio un luogo in cui poter vivere serenamente e vicini al mare la stagione estiva. L’estate 2015, però, è cominciata nel peggiore dei modi: da quasi un mese l’accesso alla spiaggia è difficoltoso, reso impossibile dai veicoli in sosta vietata che sbarrano lo scorrimento verso la spiaggia.
La situazione è stata subito denunciata dai cittadini con problemi di mobilità, famiglie con bambini piccoli o semplici bagnanti che aspettano risposte e la risoluzione del problema. Nonostante i continui tentativi di contattare le forze dell’ordine, però, la situazione non cambia e il mare diventa prerogativa per pochi. I diversamente abili sono costretti – anche a Lido del Sole, località balneare in cui hanno investito soldi per affittare o acquistare alloggi – a rimanere chiusi dentro casa o comunque a non vivere il mare.
“Siamo stanchi di dover combattere contro l’indifferenza o la prepotenza della gente – spiegano alcuni genitori di ragazzi diversamente abili che negli anni hanno trovato in Blu Marine una seconda casa – i nostri ragazzi e la gente che da sempre frequenta questa spiaggia per le comodità e i servizi ad hoc, da settimane sono costrette a rimanere a casa e questo per la prova di inciviltà di alcune persone; è inconcepibile . La società e le istituzioni – continuano – spesso dimenticano che quello dei diversamente abili è un mondo che merita rispetto e considerazione”.
La mancanza di civiltà e la totale assenza delle forze dell’ordine e delle istituzioni fa di questo problema un vero e proprio dramma per coloro che non solo devono confrontarsi quotidianamente con l’esistenza di disservizi e barriere architettoniche, ma devono anche combattere l’ignoranza, l’indifferenza e l’idiozia sociale.
(Grazie alla collega Giulia Siena per la segnalazione)