“Il diario perduto di Jane Austen” di Syrie James
recensione di Valeria Lauriola (Libreria Fahrenheit)
Jane Austen è più in voga che mai di questi tempi, questo è sicuro. Lo provano le pubblicazioni incentrate su di lei o sui suoi personaggi più famosi, da Orgoglio e preveggenza e Sospetto e sentimento di Bebris Carrie, ormai specializzata nel genere, a Jane Austen Book club di Karen Fowler, da poco diventato anche film.
Il diario perduto di Jane Austen, di Syrie James si inserisce in questo filone.
Il libro è un’opera fiction in cui la premessa iniziale è che il diario della grande scrittrice, che era stato nascosto dentro un baule secoli fa, dietro una porta murata, sia stato ritrovato incidentalmente, quindi il libro riporterebbe, per la prima volta, il diario vero e proprio.
Una scoperta storica eccezionale questa, soprattutto considerando che dell’autrice si è sempre saputo poco, dato che teneva molto alla sua privacy (finché fu in vita si oppose persino al fatto che i suoi romanzi fossero pubblicati con il suo vero nome: l’autore era semplicemente “una signora”). A corroborare il fatto che questo libro non sia un’opera di fiction, nelle prime pagine troviamo la prefazione di una presunta storica che racconta in che modo è stato ritrovato il diario e quanto questa scoperta possa essere preziosa in futuro per i biografi e i critici letterari.
Alla fine del libro, però, si scoprirà che è stato tutto inventato dall’autrice. Poco male, visto che la storia è bella, godibile e scritta con uno stile rigoroso e ricercato; e la premessa iniziale, quella dell’attendibilità storica è a sua volta un ingegnoso “tranello” che alla fine fa ammirare ancora di più la “trovata” dell’autrice.
Il romanzo si snoda come Orgoglio e pregiudizio (il capolavoro della stessa Jane Austen), solo che stavolta al posto dei personaggi principali, Elizabeth Bennet e Mr Darcy, c’è proprio Jane Austen e un fantomatico ammiratore.
Anche l’ambientazione è la stessa di Orgoglio e Pregiudizio e di tutti gli altri libri della Austen: siamo a inizio Ottocento, in un’Inghilterra che pare appena toccata dall’industrializzazione, con i personaggi che si muovono quasi sempre in magioni di campagna, dove concetti come la primogenitura, i figli cadetti, il debutto in società per le ragazze, l’onore e le buone maniere sono valori imprescindibili.
Orgoglio e Pregiudizio finisce con un matrimonio, questo libro invece termina con la separazione dei due innamorati, dato che l’ammiratore di Jane era stato promesso dal padre, sin da piccolo, alla figlia di un suo amico.
Jane Austen nella realtà, lo sappiamo, non si sposò mai, limitandosi ad accudire amorevolmente i suoi svariati nipoti e continuando a scrivere fino alla fine, fino a che la morte la stroncò a soli 42 anni.
Nel romanzo si accenna anche a fatti storici, al colonialismo, ad altri scrittori (per esempio Walter Scott, l’autore di Ivanhoe, di cui si dice stimasse molto, corrisposto, la Austen), alla religione riformata, ma tutto è sottotraccia rispetto alle storie di uomini e donne dell’alta società inglese.
In definitiva un bel libro, che ameranno coloro che prediligono i grandi romanzi britannici dell’Ottocento, così come tutti quelli che apprezzano uno stile letterario ricercato e a tratti aulico (infatti nel libro si parla molto di lettere, del bello scrivere, anzi, le missive diventano quasi protagoniste in sé, dato che allora, senza telefono, telegrafo e altri mezzi di comunicazione, ricevere una lettera era l’unico modo di tenersi informati. Il romanzo si snoda e prende vita tra lettere di nascite, lutti, matrimoni). Consigliato.
Valeria Lauriola
CLASSIFICA SETTIMANALE NAZIONALE
1. La solitudine dei numeri primi- Paolo Giordano- Mondadori
2. Un po’ più in là sulla strada- Fred Vargas – Einaudi
3.Rossovermiglio- Benedetta Cibrario- Feltrinelli
4.L’eleganza del riccio- Muriel Barbery- E/O Edizioni
5.Uomini che odiano le donne – Stieg Larsson – Marsilio
6.Estasi culinarie- Muriel Barbery – E/O Edizioni
7. Inchiesta sul Cristianesimo – Corrado Augias; Remo Cacitti- Mondadori
8.Un cappello pieno di ciliege – Oriana Fallaci – Rizzoli
9. Gomorra – Roberto Saviano- Mondadori
10. La prova del miele- Salwa Al Neimi – Feltrinelli
CLASSIFICA SETTIMANALE DELLA LIBRERIA
1. L’eleganza del riccio- Muriel Barbery- E/O
2. La solitudine dei numeri primi- Paolo Giordano- Mondadori
3.Un cappello pieno di ciliege- Oriana Fallaci- Rizzoli
4. La grande storia di Padre Pio- Sandro Mayer; Orlandini – Cairo Editore
5. Inchiesta sul Cristianesimo- Corrado Augias; Remo Cacitti – Mondadori
6. Estasi culinarie – Muriel Barbery – E/O Edizioni
7. Il cacciatore di aquiloni- Khaled Hosseini- Piemme
8.Una testa mozzata – Irvine Welsh- Guanda
9.Twilight- Stephenie Meyer – Fazi
10. Uomini che odiano le donne – Stieg Larsson – Marsilio