Al lavoro chi percepisce disoccupazione
Non ce la fanno più i parcheggiatori di San Giovanni Rotondo, da anni in attesa di una definitiva conclusione della loro vertenza.
L’avvento della nuova società di gestione dei parcheggi nella zona internazionale, la Apcoa Parking di Mantova azienda leader del settore a livello nazionale, aveva un po’ rassicurato i 36 lavoratori sulla positiva risoluzione della loro situazione lavorativa.
A distanza di quasi sei mesi tutto tace però sull’avvio della gara e il successivo affidamento dell’appalto, al momento ancora in concessione temporanea.
“A novembre – dichiarano i parcheggiatori esasperati – l’amministrazione e il prefetto firmarono un documento che prevedeva tra le clausole della gara di appalto il cosiddetto ‘vincolo sociale’ per i lavoratori, ossia l’obbligo di garantire, da parte della futura azienda appaltatrice, l’impiego delle 36 unità”.
Da allora solo una parte dei lavoratori, 14 per la precisione, è stato reintrodotto al lavoro con il criterio della rotazione ma senza tener conto dei lavoratori più bisognosi: “Il criterio di scelta – continuano i lavoratori – che all’epoca ci siamo imposti era basato sulla precedenza a chi ha maggior carico familiare. Non solo non si sta rispettando questo ma addirittura si fa lavorare chi ancora percepisce le indennità di disoccupazione. Quindi ci ritroviamo con la maggior parte del personale a casa e senza sussidi e un’altra fetta di lavoratori che continua a lavorare e a percepire i le varie indennità Aspi, in quanto retribuito con i cosiddetti voucher. Troviamo alquanto ingiusto – proseguono – che ci siano famiglie in grossa difficoltà con il solo capofamiglia a portare lo stipendio a casa, quando lavora, e altre famiglie che si ritrovano con retribuzioni, disoccupazione e altri membri della famiglia che lavorano”.
Poco o nulla quindi sembra essere cambiato anche con una grande azienda alle spalle: “Credevamo tutti che l’Apcoa avrebbe finalmente risolto i nostri problemi. Dopo altri mesi ad aspettare nulla sembra muoversi. Siamo veramente stanchi di questa situazione. Vogliamo solo che ci sia data la possibilità di lavorare e portare un po’ di serenità nelle nostre famiglie. Che si trovi una soluzione equa che permetta a tutti di vivere in maniera dignitosa”.