ESTASI CULINARIE – MURIEL BARBERY – EDIZIONI E/O
recensione di Valeria Lauriola
in collaborazione con la libreria Fahrenheit
Estasi Culinarie è l’opera d’esordio di Muriel Barbery, autrice francese diventata poi famosissima grazie al sue secondo romanzo, L’Eleganza del riccio.
L’opera, pubblicata precedentemente con il titolo Una golosità, fu quasi ignorata; poi, come spesso succede nel mondo dell’editoria, dopo lo straordinario successo dell’altro, si è deciso di farlo uscire di nuovo, con una veste grafica diversa e persino con un nuovo titolo, Estasi culinarie, appunto.
Chi ha amato L’eleganza del riccio amerà senza dubbio anche questo, poiché la scrittrice affronta ancora una volta il tema dell’essere e dell’apparire e tratteggia personaggi e luoghi con una scrittura delicata ma incisiva, capace di soffermarsi sul dettaglio così come concentrarsi su larghi spazi temporali e temi universali.
Ma un altro aspetto accomuna i due romanzi: entrambi si dipanano nel signorile palazzo parigino di Rue de Grenelle e si ritrovano personaggi quali Renée, la portinaia e la famiglia Arthens. In questo caso, però, il protagonista incontrastato è Monsieur Arthens, il più celebre e potente critico gastronomico del mondo, uomo cinico e arrogante, incapace di amare la moglie e i figli.
Arthens sta per morire, ma la fine vicina non desta la sua preoccupazione, quanto il rammarico di non riuscire a recuperare un indefinito sapore perduto nel tempo, un sapore provato e che ora gli sfugge, nascosto nel cuore, un sapore d’infanzia che desidererebbe ritrovare più di qualsiasi altra delizia gastronomica. Questa ricerca lo porta a rivivere i profumi e i luoghi di quando era bambino, la semplicità dei cibi genuini nelle fattorie delle zie o nella casa al mare dei nonni.
Arthens ripercorre la sua vita in prima persona, utilizzando una mappa fatta di odori e sapori, che lo trasporta nell’orto dei nonni ad addentare pomodori scaldati dal sole, rossi e pieni di semi o a mangiare il pesce fresco dei pescatori bretoni. E’ un diario di viaggio all’indietro, questo romanzo, alla ricerca di quel sapore perfetto in cui l’attimo si ferma e i contorni sembrano all’improvviso più nitidi, quell’attimo di estasi culinaria, appunto. Perché il cibo non parla solo allo stomaco, ma anche alla mente e al cuore, ma soprattutto, il cibo porta con se la memoria: i ricordi che si riaffacciano tramite un odore o un sapore definito.
“Ormai niente ha più importanza. Eccetto questo sapore che inseguo nei recessi della memoria e che, furente per un tradimento che io nemmeno ricordo, mi resiste e ostinatamente mi sfugge”
Alla fine il sapore perduto viene ritrovato in un cibo qualunque, quasi anonimo, non certo nelle prelibatezze gastronomiche a cui era abituato. Perché, come ci fa capire l’autrice, è nella semplicità che risiede la felicità vera e soprattutto che i gusti che ricerchi sono proprio quelli che avevi sulla lingua quando eri piccolo. La pietanza mediocre può diventare buonissima se rievoca una bella sensazione.
“Il punto non è mangiare né vivere, è sapere perché” sono le ultime parole dell’uomo; a questo conduce il viaggio culinario.
Ma nel libro non è solo Arthens a parlare: ogni capitolo da voce a un personaggio diverso, ci sono i figli, la moglie, ma anche la cameriera, il senzatetto che gli chiedeva l’elemosina e persino il gatto di casa. Ognuno parla della stessa persona ma la racconta in maniera diversa. La moglie adorante, i figli che lo odiano ma al contempo darebbero tutto per farsi amare almeno per un secondo da quel padre di successo e sempre distante. Le voci di ognuno si intersecano con la voce di Arthens, che parla in prima persona e che tira le fila di questo romanzo.
Ancora una volta l’autrice riesce a parlare di vita e morte, di dolore e gioia in modo efficace e diretto. Un libro sicuramente da leggere.
Valeria Lauriola
Classifica settimanale nazionale
1- La regina dei castelli di carta- Stieg Larsson- Marsilio
2- Eclipse- Stephenie Meyer-Fazi
3- New moon- Stephenie Meyer- Fazi
4- Uomini che odiano le donne- Stieg Larsson- Marsilio
5- Breaking dawn- Stepehnie Meyer – Fazi
6- La solitudine dei numeri primi- Paolo Giordano- Mondadori
7- Gomorra- Roberto Saviano – Mondadori
8- La ragazza che giocava con il fuoco- Stieg Larsson- Masilio
9- Venuto al mondo- Margaret Mazzantini- Mondadori
10- Twilight- Stephenie Meyer- Fazi
Sbalorditivo come nei primi dieci posti ci siano ben 7 libri degli stessi autori (Meyer con 4 e Larsson con 3)!
Classifica settimanale libreria:
1-Breaking dawn- Stephenie Meyer – Fazi
2-La regina dei castelli di carta- Stieg Larsson- Marsilio
3- La solitudine dei numeri primi- Paolo Giordano- Mondadori
4- L’eleganza del riccio- Muriel Barbery – E/O
5-Eclipse- Stephenie Meyer – Fazi
6- Idi di marzo – Valerio Massimo Manfredi- Mondadori
7-Uomini che odiano le donne- Stieg Larsson- Marsilio
8- New moon- Stephenie Meyer – Fazi
9-Brida – Paulo Coelho- Bompiani
10-La via lattea – Piergiorgio Odifreddi- Longanesi