Sabato 10 ottobre la cerimonia
Si svolgerà sabato 10 ottobre, alle ore 18,00, nel santuario di Santa Maria delle Grazie, la Celebrazione Eucaristica per la traslazione del corpo del servo di Dio, fr. Daniele Natale, figlio spirituale di Padre Pio, in un apposito ambiente adiacente alla navata di destra della chiesa. La decisione, autorizzata dall’arcivescovo diocesano, mons. Michele Castoro, e dalla Congregazione delle Cause dei Santi, è stata presa per consentire ai numerosi estimatori del frate cappuccino una maggiore accessibilità alla sua tomba, attualmente situata all’interno di una cappella privata del Cimitero di San Giovanni Rotondo.
La fama di santità suscitata dalla vita esemplare di questo discepolo di san Pio da Pietrelcina ha indotto le autorità ecclesiastiche ad avviare, il 7 luglio 2012, l’Inchiesta diocesana sulla vita e sulle virtù eroiche di fr. Daniele da San Giovanni Rotondo, al secolo Michele Natale, morto il 6 luglio 1994. Si tratta del primo passo del processo di beatificazione e canonizzazione. In questi tre anni il vice postulatore, fr. Mariano Di Vito, e tutti gli officiali nominati per l’Inchiesta: il delegato episcopale don Michele Nasuti, il promotore di giustizia don Alessandro Rocchetti, il notaio don Francesco Armenti e il notaio aggiunto, dott. Luigi Gravina, hanno lavorato alacremente ed è prevedibile che questa fase possa concludersi nel prossimo anno con la consegna di tutta la documentazione e le testimonianze raccolte alla Congregazione delle Cause dei Santi, dove comincerà un nuovo percorso, i cui tempi non sono prevedibili.
La Celebrazione del 10 ottobre prossimo sarà presieduta da fr. Francesco Colacelli, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, delegato dell’Arcivescovo per la traslazione. Al termine della liturgia la bara del Servo di Dio sarà collocata nel loculo appositamente scavato nel pavimento, nell’area dell’ex battistero, che sarà accessibile nei giorni seguenti, al termine degli ultimi lavori di rifinitura.