Domenica 16 agosto
Piazza dei Martiri – ore 21
Domenica 16 agosto alle ore 21 Michele Merla e la sua band si esibiranno in concerto in piazza dei Martiri. Come di consueto anche quest’anno l’appuntamento è con uno dei più noti musicisti della nostra città. conosciuto ai più come Lillino Caronte, l’artista ha all’attivo 4 cd: “Luci di pace”, “Folkanto”, “Non solo Folk” e “Cummare Voria”.
Michele Merla
Nasce a San Giovanni Rotondo, primo di otto figli, Michele trascorre la sua infanzia con giocosa e spensierata serenità, in una casa ove non mancavano, nei momenti lieti e coralmente vissuti, serenate, canti e balli, tutti ispirati alle antiche ed autentiche tradizioni del popolo sangiovannese. Vivela sua adolescenza come scolaro alle elementari e poi alle medie e nell’incipiente giovinezza è entrato nell’universo musicale con la formazione dei primi "complessini", con i quali si esibisce nelle feste private con la sua chitarra o come cantante solista. Partecipa alle feste matrimoniali, dove esegue canti e balli afferenti tradizioni e costumanze varie. Momenti questi, che affondano le radici nella stessa storia demologica di un popolo, allorquando il matrimonio entrava con i suoi riti nella mente e nel lago del cuore di un popolo: "la mostra dille robbe", "la trasciuta", "lu cunsente", "la prumessa-parola", "lu cumpare di fede", "li prupate", "li turne", "lu resorie", "la serenata".
L’universo folklorico della terra sangiovannese e garganica in generale, ben presto, con prepotenza, hanno il sopravvento nell’animo di Michele, che comincia a comporre i primi canti. Per alcuni anni egli balla e canta con il gruppo folkloristico Eco del Gargano.
Nel decennio 1980-1990 pubblica le prime musicassette, riprodotte anche su dischi, e le sue storie, come gli antichi Aedi, cominciano a varcare i confini del suo paese.
Michele diventa una delle anime della storia folklorica della terra sangiovannese e garganica. Partecipa anche a festival etnomusicali e a rassegne internazionali del folklore.
E’ stato ospite in trasmissioni televisive regionali e locali. Nella Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale voluto da Padre Pio, egli svolge tuttora la professione di infermiere. Con i suoi canti e la sua musica è stato sempre presente nei vari eventi riguardanti la meravigliosa figura di San Pio da Pietrelcina: Beatificazione, Canonizzazione. A Padre Pio dedica un canto ove le parole, con la musica, si snodano in un lento Rosario di dolore, di speranza, in attesa di una rigenerazione del corpo e dello Spirito, ove le umane creature si stringono attorno al Padre buono e misericordioso, alla celeste Madre e al Suo Santo Figlio.