La musica a San Giovanni Rotondo non può essere cultura!!!
Sms, e-mail, segnali di fumo e i più fantasiosi messaggi via gufo, tutti con un’unica scritta “ci sim divertut assa’.. finalmente qualcosa di buono”.
E’ questa la reazione della cittadinanza per la manifestazione culturale organizzata dall’Associazione “Il Moschetto” il 28 Agosto 2009 a San Giovanni Rotondo.
La serata, che ha avuto luogo in Piazza dei Martiri, aveva come scopo quello di portare la cultura da “salotto” in un contesto più informale e vista l’eco, si può chiaramente affermare che ha centrato il bersaglio.
La manifestazione si è aperta con la presentazione di tre giovani scrittori locali: Antonio Parisi di Apricena autore de “L’amore sull’odio”, Michele Caruso di Rignano Garganico con il suo “Lacrime di luce” e di Fabrizio Tatarella di Cerignola autore de “La fiaccola tricolore”.
Poi è proseguita con l’intervento del Commissario del Parco del Gargano, Giandiego Gatta, che incalzato da Andrea Piano sulla proposta dell’assessore Davide Pio Fini sul diradamento del centro storico, ha precisato: “Non so se esista questa proposta e conseguentemente i contenuti della stessa. Per quello che mi riguarda – ha affermato Gatta – posso solo dire che i centri storici devono essere non solo tutelati, ma anche valorizzati e promossi, in quanto autentiche eccellenze in grado di incantare i nostri visitatori, e cuori pulsanti dei nuovi agglomerati urbani. Le radici di ogni paese, di ogni comunità umana – ha concluso – affondano nei suoi borghi antichi, ed il Parco Nazionale del Gargano non potrà mai consentire, nel rispetto delle proprie competenze, che queste radici, fatte di suggestivi stili architettonici, di vicoli che trasudano culture, dialetti, profumi, suoni, possano essere recise”.
Come in ogni manifestazione, anche in questa non sono mancati gli inconvenienti.
Nel bel mezzo dello spettacolo, purtroppo, un assessore, tramite un ufficiale dei vigili, nonostante avessimo la licenza di spettacolo, ha invitato tutti a chiudere i battenti poiché si stava facendo Musica che a suo dire “non è cultura” e la licenza di spettacolo recava solo la dicitura “manifestazione culturale”.
Non è il caso di commentare questa “simpatica” affermazione, ma invitiamo la popolazione e il Sindaco, disponibilissimo in questi giorni, a riflettere su chi ci sta amministrando.
Lasciandosi alle spalle questi guizzi d’arguzia (aspettando che la Procura della Repubblica valuti se alcuni fatti costituiscano reato), l’Associazione Il Moschetto ringrazia tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa, perché “la cultura è cibo ed è bello banchettare tutti insieme!”.
Associazione “Il Moschetto”