Il Parco del Gargano presenta il progetto per la candidatura
In Italia sono quasi tre milioni gli ettari di superficie che fanno parte di aree protette. Parchi, riserve, aree naturali sono mete turistiche sempre più ambite nel nostro Paese, con milioni di visitatori l’anno. Si tratta di un turismo all’aria aperta, a contatto con la natura, ma non sempre questo è sinonimo di sostenibilità.
E’ proprio per incoraggiare un turismo che sia sostenibile ma anche favorevole per l’economia locale, che sempre più aree protette ambiscono alla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). Tra queste c’è anche il Parco nazionale del Gargano che entro il 2016 presenterà la sua candidatura per aggiungersi alla lista delle 29 aree protette italiane già insignite di tale riconoscimento.
Di tutto questo si è parlato a Palazzo Dogana nel corso del forum di avvio dell’iter che in un anno porterà all’elaborazione di una strategia e di un piano d’azione comune tra tutti i soggetti coinvolti.
In questo primo incontro, il Parco del Gargano è riuscito a far sedere intorno ad un tavolo, Comuni, agenzie, agriturismi, enoteche, consorzi e cooperative che hanno mostrato interesse verso un progetto importante che potrebbe consentire al Gargano di entrare in una rete di eccellenza europea.
“Siamo riusciti ad avere il finanziamento per la CETS dal Ministero dell’Ambiente – spiega il presidente del Parco del Gargano Stefano Pecorella – sempre che EUROPARC Federation , che con Federparchi e Europarc Italia coordina il procedimento, si pronunci positivamente. Ora è tempo di fare squadra e di dar vita a piani di azioni articolati e ben strutturati con linee guida e progettazione ben definite che, come già accaduto, possano attirare finanziamenti regionali e internazionali”.
Dopo l’illustrazione dei dettagli tecnici forniti da Luca Dalla Libera, rappresentante di Federparchi e responsabile del procedimento CETS nel Parco del Gargano è stata la volta della testimonianza di Marco Carbonara titolare dell’Agriturismo “Pulicaro” della Riserva Naturale di Monte Rufeno (CETS dal 2012). “La CETS – ha dichiarato – è riuscita a canalizzare gli sforzi fatti singolarmente e le idee ed i progetti di tante realtà del nostro territorio, creando una cassa di risonanza potentissima con i tour operator europei. Quindi è davvero una grande opportunità da non lasciarsi sfuggire”.
A questo primo incontro di presentazione ufficiale del progetto, ne seguirà un altro agli inizi del nuovo anno, durante il quale le idee inizieranno a prendere forma.