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Un libro di Joachim Bouflet
“Come è possibile che Padre Pio venne condannato
nel 1923 e beatificato settantasei anni dopo? Molto lontano dalle agiografie
tradizionali, questo libro restituisce la grandezza al grande Santo che
Giovanni Paolo II ha canonizzato nel 2002”
Dai
fulmini del Sant’Uffizio allo splendore della verità: la vita, la fede e i
miracoli della figura più controversa del cattolicesimo contemporaneo.
Joachim
Bouflet incontrò Padre Pio da Pietrelcina nel 1968, appena un mese prima della
morte del futuro santo. Di fronte ai suoi occhi, in quel momento, si stagliava
la magnetica personalità di un religioso che aveva attirato su di sé
l’ammirazione entusiasta delle folle ma anche le critiche di una parte
importante della gerarchia ecclesiastica. Uomo benedetto da Dio secondo alcuni,
volgare impostore secondo altri: chi era davvero il frate innalzato agli onori
degli altari da Giovanni Paolo II nel 2002 ma colpito da un provvedimento di
interdizione emanato dal Sant’Uffizio nel 1923?
Con
spirito critico e autentico desiderio di sapere, Joachim Bouflet si addentra in
uno dei momenti più controversi del misticismo contemporaneo. Nei capitoli del
suo libro sfila la fede di chi, fin dal primo momento, ebbe fiducia nelle virtù
taumaturgiche del frate di Pietrelcina ma anche la diffidenza di personalità
religiose pronte a smentire l’autenticità dei miracoli attribuiti al santo, a
partire dalle stimmate apparse sulle sue mani. Un libro intenso, partecipato,
autentico. Pagine preziose per comprendere, attraverso il racconto di una vita
comunque eccezionale, il difficile cammino che portò un umile frate fino allo
splendore della santità.