{mosimage}"Ho sentito che non volete imparare”
di Bertolt Brecht
recensione di Giulia Siena
"Ho sentito che non volete imparare"
Ho sentito che non volete imparare niente.
Deduco: siete milionari.
Il vostro futuro è assicurato – esso è davanti a voi in piena luce. I vostri genitori Hanno fatto sì che i vostri piedi non urtino nessuna pietra. Allora non devi Imparare niente. Così come sei Puoi rimanere.
E se, nonostante ciò, ci sono delle difficoltà, dato che i tempi, Come ho sentito, sono insicuri Hai i tuoi capi che ti dicono esattamente Ciò che devi fare affinché stiate bene.
Essi hanno letto i libri di quelli
Che sanno le verità
Che hanno validità in tutti i tempi
E le ricette che aiutano sempre.
Dato che ci sono così tanti che pensano per te Non devi muovere un dito.
Però, se non fosse così
Allora dovresti studiare.
da "Le poesie", Bertolt Brecht, Einaudi, 314 pp.
Bertolt Brecht (Augusburg 1898- Berlino 1956) è considerato il principale drammaturgo tedesco del Novecento.
Comincia a scrivere pubblicamente durante la prima guerra mondiale diventando cronista teatrale. Il suo modo di fare teatro è fortemente influenzato dall’espressionismo, ma presto aderisce allo schieramento marxista e sviluppa la teoria del "teatro epico", secondo cui lo spettatore non deve immedesimarvisi, bensì è invitato a tenere una distanza critica per riflettere su quello che appare in
scena: canzoni, elementi parodistici e una sceneggiatura molto ben studiata devono creare un effetto di straniamento, un distacco critico: lo spettatore deve imparare qualcosa.
Il suo teatro offre una grande varietà di storie e casi umani, oppure rivisitazioni di drammi storici che sanno incantare il pubblico per la loro arguzia, modernità e impostazione scenica.
La sua scrittura poetica è diretta, con il tono della semplice annotazione immediata, della confessione di un intellettuale in un età di atroci crudeltà: vuole essere utile, non trasporta in nessun mondo fantastico o enigmatico eppure ha un fascino e una bellezza a cui è difficile sottrarsi. Le sue poesie non hanno la rima ma presentano comunque un ritmo molto ben studiato.
Giulia Siena
Nella foto: Bertolt Brecht