Concerto evento degli Ottovolanti
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”.
Potrebbe riassumersi con una delle citazioni più famose del premio nobel per la letteratura John Steinbeck il viaggio musicale degli Ottovolanti alle Canarie.
Ma la storia della family band sangiovannese (otto componenti, tutti con un ruolo ed uno strumento preciso da suonare) che raggiunge l’arcipelago al largo dell’Africa nord-occidentale, in pieno Oceano Atlantico, per incantare con le proprie performance turisti e residenti, merita di esser raccontata con più pazienza.
Per questo motivo Laboratori Urbani Artefacendo e Scuola di musica Novecento di San Giovanni Rotondo organizzano il concerto evento “Dal Gargano alle Canarie sulle ali della musica e ritorno!”.
Sabato 23 gennaio, ore 21.00, la family band di Massimo Cascavilla ritroverà il pubblico di casa presso l’agriturismo Tenuta Chianchito, per raccontare aneddoti, retroscena, curiosità ed emozioni date e ricevute nelle isole più famose ed evocative della Spagna.
Come si fa a sorvolare l’Atlantico in otto con tanto di strumenti ed attrezzature, oltre a bagagli ed effetti personali, senza finire incastrati negli strettissimi corridoi di autobus o aerei? E a imbarcarsi senza perdersi nessuno per spostarsi da un’isola all’altra dell’arcipelago?
Qual è la formula magica per riuscire ad emanare tanta bellezza mentre tutto il mondo crolla?
Come si fa a prendere una decisione lampo in un gruppo così numeroso?
Sono solo alcune delle domande che, tra un brano e l’altro, Christian Palladino di Oskené-Oltre la scena, partner dell’evento, proporrà per farci rivivere i passaggi più significativi di questo lungo viaggio musicale a Massimo, Gabriella e ai loro sei figli, tutti maschi, Pietro, Matteo, Marco, Samuele, Francesco e Giulio.
“Il più grande non è ancora maggiorenne e l’ultimo, Giulio, ha quasi cinque anni, suona l’ukulele e il tamburello, ma solo quando gli va”, scrive di loro la giornalista sangiovannese Graziana Morcaldi, che vive e lavora alle Canarie, in un articolo su “Voglio vivere così”, nel quale li definisce persone con il dono di portare luce e gioia a se stessi e agli altri. Privilegiati, perché in grado di fare la differenza e contribuire a cambiare il mondo. Immediatamente riconoscibili perché seminano e raccolgono bellezza ovunque vadano.