Venerdì 29 gennaio un incontro con Vito Antonio Leuzzi sul tema delle conseguenze delle leggi razziali promulgate nel 1938 dal regime fascista sul nostro territorio
29 Gennaio 2010 – Biblioteca Comunale – ore 17 incontro con il professor Vito Antonio Leuzzi.
Saranno presenti il Sindaco, Gennaro Giuliani e Luigi Minischetti.
Venerdi 29 nell’ ambito delle iniziative promosse per il mese della memoria dall’ Associazione dei Presìdi del Libro in collaborazione con la Regione e, a livello locale, con l’ Amministrazione Comunale, si terrà un incontro con Vito Antonio Leuzzi, Direttore dell’ IPSAIC.
Leuzzi affronterà un tema poco noto quale quello delle conseguenze delle leggi razziali promulgate nel 1938 dal regime fascista sul nostro territorio, tema a cui ha dedicato studi e ricerche poi raccolte nel libro “ Leggi razziali in Puglia” edito da Progedit.
Il volume ricostruisce i provvedimenti razziali, la propaganda e la persecuzione contro gli ebrei in una regione apparentemente periferica, dove invece lo spirito di accoglienza aveva schiuso gli orizzonti e maturato fermenti culturali. La narrazione, che attinge a testimonianze e documenti in parte inediti, ripercorre le vicende tragiche di famiglie e persone, ma si accentra in particolare su settori e istituzioni quali la scuola e l’università, che videro l’espulsione dei docenti ebrei nonché sul mondo dell’informazione, con particolare attenzione alla funzione assunta dalla "Gazzetta del Mezzogiorno".
Come spiega Leuzzi “a Bari a partire dal 1937 la questura cominciò a mettere sotto controllo alcuni docenti ebrei della facoltà di Medicina, nonché diversi studenti che, all’ indomani dell’ ascesa hitleriana al potere, si erano rifugiati anche a Bari per sfuggire all’ antisemitismo dilagante. A farli finire nel mirino dell’ Ovra erano state le loro frequentazioni dei cenacoli antifascisti cittadini animati da Tommaso Fiore, Michele Cifarelli e Fabrizio Canfora. Ovvero gli intellettuali che gravitavano attorno a casa Laterza. Infatti, al di là della condivisione del pensiero politico crociano, essi prestavano la loro opera come autori e collaboratori della casa editrice di Giovanni Laterza. Un anno dopo, con il Manifesto della razza e l’ emanazione delle leggi razziali, il regime fascista scrive forse la pagina più buia della storia italiana del Novecento. In che modo la Puglia ne verrà coinvolta? «I primi effetti saranno di natura culturale, attraverso la messa al bando di numerosi libri di casa Laterza. E non saranno censurati solo i titoli attinenti a fatti legati all’ ebraismo ma anche autori e traduttori rei soltanto di appartenere all’ etnia ebraica».