Ma la seduta di ‘question time’ non viene convocata
La campagna elettorale già in atto, evidentemente sta distraendo i nostri amministratori dai loro doveri politico-istituzionali. La convocazione dei Consigli Comunali sta diventando ormai ‘merce rara’ a Palazzo di Città tant’è che l’ultima seduta dell’assise consiliare è stata rimandata per l’assenza del numero legale. Vuoi per i troppi impegni, vuoi per i malanni di stagione, la maggioranza (o presunta tale) fatica a trovare la quadra dei numeri.
Anche il dibattito politico ne risente: il consigliere Antonio Pio Cappucci fa sapere che la seduta del question time di Marzo non si terrà e quindi di non essere in grado di espletare il proprio insopprimibile diritto (contemplato dallo statuto comunale e dal regolamento sul funzionamento del consigliere comunale) di presentare interrogazioni e di potere trattare e discutere delle medesime, in quanto gli è pervenuta comunicazione a firma del Presidente del Consiglio Comunale nella quale “si ritiene, come si è fatto in passato per prassi e per il principio di economicità, di dover rinviare la sessione della Question time al successivo mese di aprile, in quanto risultano pervenute alla data odierna solo due interpellanze”.
Insomma Cappucci per sua sfortuna ha la ‘colpa’ di volersi occupare ancora, nonostante siamo ormai agli ultimi bagliori del mandato di Pompilio, delle vicissitudini cittadine mentre altri sono indaffarati nei tanti ‘tavoli’ delle trattative politiche in vista elezioni.
Ecco di seguito le due interpellanze presentate dal capogruppo di Agire Insieme alle quali forse avremo una risposta ad aprile:
Al sig. Presidente del Consiglio Comunale
di San Giovanni Rotondo
– sede –
Oggetto: interrogazione consiliare ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 del regolamento del Consiglio comunale.
Interrogazione n° 1
Il sottoscritto consigliere comunale appartenente al Gruppo “Agire Insieme – Uniti per San Giovanni” , premesso:
– che il 2 febbraio scorso è entrata in vigore la legge 28 dicembre 2015, n. 221, tra i cui 79 articoli ci sono pure alcune misure c.d. di civiltà, come quelle che ad esempio che prevedono multe da 30 a 300 euro per coloro che buttano a terra mozziconi di sigaretta, gomme da masticare e finanche rifiuti di piccoli dimensioni, come scontrini e fazzoletti di carta che non potranno essere più abbandonati sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi;
– che l’art. 40 della predetta legge stabilisce che ogni Comune provvede “a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi da prodotti di fumo”, mentre il 50 per cento degli introiti derivanti dalla multe comminate resteranno nelle casse comunali.
Tanto premesso e ritenuto,
INTERROGA
il Sindaco e/o l’Assessore al riguardo, per sapere come l’Amministrazione comunale intende in tempi brevi adeguarsi a tali previsioni di legge, visto che buttare a terra mozziconi di sigaretta e altri rifiuti sanzionati dalla nuova legge è purtroppo fenomeno assai diffuso nella nostra città e considerato che l’eventuale applicazione di multe per i trasgressori oltre a fungere da deterrente potrebbe beneficiare al bilancio del nostro Comune.
Interrogazione n° 2
Il sottoscritto consigliere comunale appartenente al Gruppo “Agire Insieme – Uniti per San Giovanni” , premesso:
– che nel corso della seduta del question time del 9 ottobre scorso (vedasi verbale di seduta-delibera di Consiglio Comunale n. 97 del 9.10.2015) il Sindaco rispondendo ad una interrogazione presentata dal sottoscritto in riferimento allo stato di pericolosità dalla frana in località Valle Scurcia. dopo aver sostenuto che il corpo della frana aveva raggiunto un discreto grado di stabilizzazione, riferiva di una stazione pluviometrica, asserendo testualmente: “…omissis… io avevo suggerito di piazzare una stazione pluviometrica sulla parte a monte di Valle Scurcia in maniera tale da tenere sotto controllo e avere comunque un sistema, un sistema serio di monitoraggio che ci desse la possibilità di poter dire “ok, quando interveniamo, tutte le volte che arriva una allerta che facciamo, facciamo ‘scasare’ tutti quanti i cristiani? E quindi praticamente mi sono dovuto fermare perché non era ancora stata realizzata questa stazione pluviometrica. Ma questa stazione pluviometrica, noi abbiamo dato l’incarico, l’incarico praticamente al geometra, al geologo Di Maggio che si è fatto aiutare da un tecnico per la realizzazione del software e dell’hardware integrativo per quanto riguarda tutto il necessario per realizzare questa stazione Quando praticamente ho chiesto che la documentazione venisse affidata tutta quanta al Comune, è successo che il signore che ha realizzato per conto del geologo questo impianto ha detto no, questo è mio ed io non do niente a nessuno. Sto dicendo, vi sto dicendo, per cui è iniziato un contenzioso tra il geologo e questo signore e si sono scritti, stanno facendo battaglie legali. E noi praticamente siamo lì che non possiamo attivarci, io non posso andare a dare risoluzione a questo piano integrato questa stazione perché la stazione non è disponibile….omissis… “;.
Tanto premesso e ritenuto,
INTERROGA
il Sindaco al riguardo, per sapere se la stazione pluviometrica è a tutt’oggi funzionante, e, se ed in che modo si è addivenuti ad una risoluzione della vicenda tra il geologo incaricato dal nostro Comune e l’altro tecnico di cui il Sindaco ha riferito nella predetta seduta del question time.
San Giovanni Rotondo, 4 marzo 2016
IL CONSIGLIERE COMUNALE E CAPOGRUPPO DI
“AGIRE INSIEME – UNITI PER SAN GIOVANNI”
Antonio Pio Cappucci