Negli altri schieramenti intanto si mischiano le carte
Inatteso colpo di scena nell’intricato scacchiere politico cittadino. La lista ‘Emiliano’, composta da sostenitori e personalità della società civile vicina al governatore della Regione Puglia, grande rivelazione delle Regionali 2015, non correrà alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale del 5 giugno.
Il coordinamento cittadino affida ad una nota stampa la sofferta decisione: “Nei mesi scorsi abbiamo firmato un documento che poneva le basi per una coalizione di centro sinistra a San Giovanni Rotondo e abbiamo annunciato che, grazie alla fiducia del Presidente Michele Emiliano, avremmo partecipato attivamente alle elezioni amministrative del nostro paese. A distanza di qualche mese e dopo un percorso tortuoso che ha condotto ad un punto di arrivo per noi non condivisibile, dal punto di vista del metodo, abbiamo deciso che la Lista Emiliano non parteciperà alle prossime elezioni amministrative”.
Niente appoggio al candidato sindaco Maruzzi quindi: “Non ci sono le condizioni per la naturale collocazione della lista al fianco del PD. Il Partito democratico ha scelto altri interlocutori, ha puntato su altre alleanze ritenendole più proficue per il governo della nostra città. La lotta politica spesso possiede linguaggi, meccanismi e liturgie difficilissimi da decifrare (e condividere) che diventano, poi, l’arma per infrangere qualsiasi tentativo di rinnovamento. La presenza della Lista Emiliano ha senso solo se ci sono presupposti condivisi e punti programmatici che ambiscono ad un rinnovamento generale della futura classe dirigente, obiettivo per noi prioritario. Turismo, arte, creatività, ambiente e tutela di tutte le risorse di un paese che ha tutto ciò che serve per far stare bene i suoi cittadini, auspichiamo che queste siano le priorità di chi verrà scelto dai cittadini per amministrare. A tutti i nostri elettori, ai gruppi politici, alle associazioni che hanno guardato in questi mesi con fiducia al nostro progetto, lasciamo libertà per collocarsi dove ritengono più opportuno. Auguriamo a tutti – conclude la nota – una buona e sana campagna elettorale”.
A pochi giorni dalla chiusura e dalla definizione delle liste il candidato Sindaco Leonardo Maruzzi dovrà quindi fare a meno di una importante risorsa per tutto il centro sinistra. Secondo alcuni rumors, esponenti della Lista Emiliano faranno comunque parte della lista del PD.
Dopo l’investitura di qualche giorno fa annunciata dal nostro portale, Costanzo Cascavilla sembra aver accettato la candidatura a sindaco proposta da Conservatori e Riformisti, Partito della Città, UDC e Popolari. Cascavilla, secondo le ultime indiscrezioni, sta lavorando per convincere Agire Insieme ad accettare l’alleanza. Antonio Pio Cappucci e il suo gruppo pare stiano riflettendo seriamente a questa ipotesi in quanto Cascavilla vuole affidarsi al capogruppo delle ‘Tre spighe’ per la formazione di una forte lista civica del ‘sindaco’. Unico ostacolo i noti dissapori tra lo stesso Cappucci e il Presidente del Consiglio comunale Mauro Cappucci, una difficile convivenza che potrebbe portare ad una virata dell’ultima ora verso la coalizione di Maruzzi, anche lui in pressing per accaparrarsi il consistente pacchetto di voti portato in dote da Agire Insieme.
Decaduta, forse definitivamente, l’ipotesi Scaramuzzi, un nome che al momento è caldeggiato solamente da Città Attiva.
Pompilio intanto continua la sua personale campagna elettorale e mette a segno una sua piccola rivincita: nel consiglio comunale andato in scena qualche giorno fa il primo cittadino assieme al fido Cotugno ha votato assieme all’opposizione consiliare per bocciare il progetto per l’affidamento in concessione degli interventi di ampliamento del cimitero comunale e la gestione dei servizi cimiteriali. Un progetto faraonico da 21 milioni di euro per 30 anni che la maggioranza, ormai ex, voleva affidare alla società Electrolux di S.Antonio Abate. Una vera e propria vendetta di Pompilio contro gli ex amici Mauro Cappucci e Giuseppe Miglionico, colpevoli di non averlo appoggiato nella sua scelta di ricandidarsi a Palazzo di Città.