La nostra Giovanile di Basket penalizzata dall’assenza di strutture adeguate
Si conclude con una sconfitta e un quarto posto, a pari punti con la Cestistica San Severo, il campionato under 13 dei ragazzi della Stella Verde Basket San Giovanni Rotondo.
Nella partita di Venerdi 6 maggio 2016 in casa dell’Angel Manfredonia c’è stata l’ennesima prova dei nostri ragazzi con troppi cali di concentrazione. Momenti, che si alternano, tra ottimo gioco e buona difesa a momenti di troppa confusione e poca calma. La partita è stata sempre condotta, anche se con pochi punti di scarto, dai padroni di casa, a cui vanno i nostri complimenti per i miglioramenti avuti durante la stagione.
Si conclude quest’esperienza più che positiva per i nostri “verdi” che hanno affrontato tutto il campionato scendendo in campo svantaggiati contro ogni squadra, dalla prima partita di qualificazione all’ultima. Difatti tutti i nostri avversari si sono potuti sempre allenare in campi regolamentari dove svolgevano anche le partite casalinghe. I nostri, oltre a non potersi allenare nel campo dove si sono svolte le parite ufficiali, si sono sempre allenati in un campo non regolamentare, poco più grande di un campo di pallavolo.
Nonostante questo deficit, senza mai lamentarsi e senza mai trovare scusanti sono sempre scesi in campo con voglia e convinzione, le stesse che hanno sempre dimostrato durante gli allenamenti di coach Cascavilla e che hanno permesso alla squadra di realizzare l’obiettivo iniziale: qualificarsi nella “fase gold” e quindi di competere con le migliori squadre di capitanata e nord barese.
La Stella Verde Basket è la prima giovanile di San Giovanni Rotondo ad avere raggiunto questo risultato!
«C’è tanto da migliorare – dice il giovane allenatore – Il primo, naturalmente, devo essere proprio io. Tanti sono stati i miei errori durante l’anno, per i quali ho chiesto scusa ai miei ragazzi, ma altrettante sono state le mie soddisfazioni durante la stagione grazie a questo gruppo di fantastici ragazzi. Gli allenatori delle altre squadre affrontate avevano sempre il doppio dei miei anni (23), se non di più, e riuscire a vedere il mio gruppo affrontarle senza timore mi ha reso molto orgoglioso dal punto di vista tecnico. Ma le soddisfazioni più belle sono legate al di “fuori” del campo, nel vedere i ragazzi che crescono, ti chiedono consigli e ti ascoltano su tutti i più disparati aspetti della vita. Dobbiamo ricordarci, sempre, di essere educatori, prima che tecnici, anche perchè i sentimenti, spesso, sono le vittorie più belle rispetto ai risultati del gioco.
Naturalmente gli allenamenti non terminano qui. Anzi, stiamo già pensando alla preparazione per il prossimo campionato under 14, ai tanti miglioramenti che si possono avere individualmente e per sistemare gli errori evidenziati durante l’anno come squadra.
In ultimo – continua il coach Cascavilla – facciamo un appello alle istituzioni comunali e provinciali, con la speranza di poter avere a disposizione una struttura che possa permettere di svolgere al meglio le attività per poter dare a questi ragazzi gli strumenti utili per competere con tutti per la prossima stagione».