La dura replica del vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia
«Apprendo dalla stampa le dichiarazioni farneticanti del sindaco di San Giovanni Rotondo, Pompilio, il quale, immemore del proprio tradimento verso Forza Italia, dopo avere infranto il patto di lealtà con gli elettori sostenendo altri partiti alle scorse elezioni regionali, cerca di trovare alibi alla sua riprovevole condotta politica con affermazioni degne della migliore comicità cabarettistica». Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta.
«Il dato elettorale per FI – prosegue – che alle scorse regionali ha toccato i minimi storici, è significativo del suo disimpegno, rectius, tradimento nei confronti del partito che lo aveva candidato nel 2011 e che aveva notevolmente contribuito a farlo eleggere. Mai alcuna interlocuzione ha avuto con i rappresentanti di FI, mai alcun apporto è stato dato per fornire al paese di Padre Pio una classe dirigente di FI degna di questo nome. Nemmeno un immobile, anche angusto, è mai stato destinato a sede dell’attività politica del partito di Berlusconi. Un sindaco autoreferenziale, sconfessato da tutta la classe dirigente di Forza Italia, che ha unanimemente deciso di non ricandidarlo come sindaco».
«A tal proposito – conclude Gatta – mi preme precisare che io sia un rappresentante istituzionale di Forza Italia e che il simbolo del partito non sia nella mia disponibilità, ma in quella dei nostri coordinamenti provinciale e regionale, i quali, dopo aver ascoltato il territorio, hanno ritenuto di condividerne il pensiero, non indicandolo come candidato sindaco di FI a San Giovanni Rotondo e superando una deludente pagina destinata tra poche settimane a non lasciare traccia di sé».