I frati in una nota: “Attendiamo sereni il pronunciamento dei giudici”
A distanza di poco più di un anno dal putiferio mediatico scatenato dal servizio de Le Iene sui presunti abusi subiti da una dipendente del convento dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo, in questi giorni ci ha pensato il settimanale L’Espresso a riaccendere i riflettori sulla storia.
L’ultimo numero del settimanale, uscito in edicola venerdì 10 giugno, fa riferimento a centinaia di conversazioni telefoniche registrate, oltre ad sms a luci rosse, che la presunta vittima degli abusi – oggi 40 enne – avrebbe consegnato ai magistrati a sostegno della veridicità dei fatti denunciati.
Sempre secondo il settimanale le accuse della donna sarebbero state confermate davanti agli investigatori anche da tre frati che hanno vissuto, in periodi diversi, nel convento di San Giovanni Rotondo», e che per questo sarebbero stati sottoposti a provvedimenti disciplinari e trasferiti.
La denuncia della donna, scrive L’Espresso, riguarderebbe appunto un laico che lavora nel convento e alcuni frati, anch’essi trasferiti dalla struttura religiosa.
Per il laico, accusato di molestie e violenza sessuale, ci sarebbe già un processo davanti ai giudici del tribunale di Foggia, con la presunta vittima, parrebbe, già costituitasi parte civile.
Per i frati, invece, sarebbe stato aperto un fascicolo solo per ‘maltrattamenti sul luogo di lavoro’ mentre, non sarebbero state prese in considerazione le molestie denunciate.
Pronta è arrivata la replica dei frati attraverso il loro portavoce: “La Procura della Repubblica di Foggia ha già attentamente esaminato la denuncia presentata e ne ha chiesto l’archiviazione. I Frati in questo momento attendono con serenità il pronunciamento definitivo da parte del giudice per le indagini preliminari. I frati minori cappuccini di San Giovanni Rotondo vivono la loro presenza nel convento e nel santuario che custodisce le spoglie mortali di san Pio da Pietrelcina, con il profondo e sincero desiderio di annunciare il Vangelo, di testimoniare il carisma di san Francesco d’Assisi e di far conoscere la santità vissuta da Padre Pio. L’accoglienza fraterna e cordiale dei pellegrini che da tutto il mondo provengono a San Giovanni Rotondo è uno degli obbiettivi più significativi che la Fraternità si prefigge”.