Viaggio in India tra
profumi, sensazioni, problemi e compagni di viaggio
Sabato
24 Settembre presso la libreria Fahrenheit di San Giovanni Rotondo si è svolta
la “Festa
dei Lettori”, che ha visto ospite lo scrittore foggiano Pasquale
Regina con il suo libro “Malie Indiane”.
Il perché di un viaggio, il tema della donna, la cultura indiana, e gli indiani
che vedono noi come terzo mondo sono stati alcuni temi trattati dall’autore che
inizia il suo intervento dalla concezione di viaggio che spesso noi del Sud
abbiamo, una concezione fatta di pigrizia ed immobilismo che lui stesso ha
dovuto vincere.
“Viaggiare in quelle terre spesso
martoriate da lotte millenarie non è facile – ha commentato
Regina –, basti pensare che qualche
settimana prima di noi una camionetta con a bordo dei turisti è saltata sulla
stessa strada che noi abbiamo percorso, ma in cambio, è stupefacente vedere le
contraddizioni di questo grande paese; l’India è bella è spesso parla di
bellezza ma anche una bellezza che parla di povertà.
E’ normale per un indiano vedere una donna con dei monili stupendi è ben
sistemata lavorare la terra e le pietre, la donna, appunto, che è un po’ lo
specchio delle contraddizioni di questo paese. Ma perché l’India è bella? Lo è perché ha conservato caratteristiche
sue autoctone e non si è fatta “contagiare” dagli stili di vita di noi
occidentali come accade in Cina. Ancora importante nell’India attuale è la
religione, quella Induista che conserva ancora la caratteristica delle caste, che
fa anche da autoregolazione nella vita politica e sociale. È inimmaginabile per
noi affrontare un viaggio dove non esiste la legge e non esistono giudici a me
questo è capitato”.
Lo
scrittore ha concluso parlando di cosa per lui significa scrivere: “Tutto mi nasce dalla passione che ho di
raccontare, e di scrivere. Il tutto è nato dal prendere semplicemente degli
appunti.
I
prossimi impegni, o meglio dire viaggi, che Pasquale Regina desidera fare vanno
dall’Armenia al Vietnam….. A noi non resta che augurare buon viaggio e buona
scrittura!
Una
considerazione finale e molto personale voglio farla sulla nostra libreria
Farenheith che si è confermata centro “sangiovannese” dove poter respirare e
sfogliare cultura. Lunga vita!
Salvatore Trotta