di Gianfranco Pazienza
E’ stata inaugurata domenica 8 ottobre la mostra “Padre Pio nell’arte, ispirata, di Antonio Ciccone” (Foyer della chiesa di S. Pio aperta tutto il mese).
Qui, nella quotidianità del nostro popolo che ha conosciuto nel secolo scorso il frate con le stimmate, Ciccone presenta il volto vivo del santo, riconoscibile tra i mille volti scolpiti nella pietra.
Antonio Ciccone, la cui formazione alla scuola fiorentina di Annigoni è stata incoraggiata, approvata e consacrata proprio dalle parole del Frate, è un artista privilegiato poiché sin da bambino ha avuto la possibilità di frequentare Padre Pio, lasciandosi affascinare, ispirare e illuminare dal suo volto, potendone scrutare e studiare ogni sua ruga. Ogni espressione del suo sguardo severo e, al contempo, accogliente. Da oltre cinque decenni, quei lineamenti rappresentano la costante e vivida sorgente di ispirazione per l’artista nel ritrarre il Padre Pio a noi vicino e, in queste sue creazioni, assolvere a un doveroso carico d’amore e di gratitudine di un intero popolo. La mostra rappresenta, a sua insaputa, il migliore evento per ricordare il santo in vista del centenario 1916 – 2016, data del suo arrivo al Convento di San Giovanni Rotondo. Per questa celebrazione è stata costituita una associazione culturale di scopo, l’associazione “Deo Gratias” che ha ottenuto un primo risultato: l’istituzione ufficiale della “giornata del ringraziamento”. Il 28 luglio millenovecentosedici il giovane fraticello di Pietrelcina metteva piede a San Giovanni Rotondo.
Padre Pio nelle forme artistiche di Ciccone esprime, intatta, la stessa viva capacità di comunicare: il suo volto assorto nella preghiera o mentre tende la mano nel sostenere i più deboli, i bisognevoli di cure. Uno sguardo benevolo capace di ispirare la speranza e la generosità nel sostenere ogni sforzo per poter realizzare le sue “Opere” e aiutare, in questo lembo di terra, il cammino di un popolo ancora capace di riscatto morale e civile.
La mostra intende coronare l’artista sangiovannese per l’incessante, febbrile lavoro con cui egli celebra la figura di Padre Pio, contornata dai molti volti del popolo sangiovannese, i cui segni distintivi ritrae e immortala, senza trascurare di tratteggiare l’incanto del paesaggio garganico in cui questi soggetti quotidianamente si muovono. Così l’artista ci conduce verso la bellezza, soprattutto spirituale, propria di un ambiente bello e accogliente, medicina essenziale di cui, più di ogni altro rimedio, ha bisogno la comunità umana.
La mostra Curata da Corrado Grifa e Giuseppe Bacci, per la Fondazione Staurós, si inserisce nel più denso programma proposto dal prestigioso Museo Staurós d’Arte Sacra Contemporanea (Isola del Gran Sasso). L’allestimento nel foyer della chiesa di San Pio da Pietrelcina è il luogo ideale per accogliere la mostra d’arte sacra ed esaltare l’opera dell’artista consegnandolo ancor più degnamente al panorama dell’arte contemporanea: Antonio Ciccone è considerato tra i principali ritrattisti mondiali.