Città smart dove sei?
Quasi quasi ci avevamo creduto! La svolta in questo paesone stava davvero per arrivare. La città smart tanto decantata dagli slogan, sui palchi e nelle decine e decine di incontri ad hoc con le diverse realtà sociali, professionali, sportive e culturali (solo con quelle amiche, mica con chi rompe) avrebbe spazzato via tutti i dubbi e le incertezze di chi diffidava della immediata (promessa) rinascita di San Giovanni Rotondo.
Invece no. La città annaspa come e peggio di prima. E non ci venite a dire sono poco più di 2 mesi dall’insediamento del nuovo sindaco e della sua “nuova” e creativa maggioranza politica. Lo sappiamo bene che sono 2 mesi… 2 mesi nei quali non abbiamo sentito una volta parlare il sindaco, anche attraverso un semplice comunicato. Quel sindaco che la sera del ringraziamento pubblico, per l’avvenuta sua elezione, in piazza Europa disse con tono forte “Noi comunicheremo da subito ai cittadini il programma di governo; i cittadini ci aiuteranno a stabilire le priorità di intervento. Dobbiamo rendere conto delle nostre attività a tutti”.
Invece cosa leggiamo? Solo post facebookiani di “amministratori delegati” che senza titolo parlano in nome e per conto di sindaco, giunta e consiglio, che distolgono (vorrebbero) l’attenzione generale con l’ormai stantia propaganda, piuttosto che parlare dei problemi della città e delle proposte per risolverli. E guai a chi con educazione e rispetto si permette semplicemente di scrivere di avere delle perplessità sulle loro idee ed iniziative; ripetiamo, non dissenso o critica, solo perplessità! Rischia il pubblico ludibrio.
Ma a noi non interessa né la propaganda (ci fa sorridere e tenerezza), né le chiacchiere degli amministratori delegati (tuttologi e prezzemolini dal veleno facile), né il pubblico ludibrio (ne abbiam sopportato tanto già). Vorremmo solo: risposte alle emergenze della città, proposte serie e ordinate per una civile e sana conduzione di vita, illustrazione dei programmi e dei piani (seri?) di sviluppo.
Vorremmo, così come tutta la città, riscontri immediati sul dilemma “rifiuti” per il quale tanto fiato e “inchiostro virtuale” sono già stati spesi. Ed ancora, sarebbe ora che all’ingiustificabile assenza di bagni pubblici si ponesse rimedio: non è bello vedere in pieno giorno un anziano fare i suoi bisogni contro il muro di un’edicola. Infine (solo per ora), vorremmo conoscere realmente qual è la situazione strutturale delle scuole della città; con chiarezza vorremmo capire quali hanno l’agibilità e con quali limitazioni, senza giochi di parole e senza semplici “attestazioni” di dirigenti comunali, ma con precise “certificazioni” documentali che generano, appunto, le agibilità.
E’ tempo di finirla con il “è tutto a posto”. E’ tutto a posto potete dirlo solo dopo aver dato risposte e soluzioni alla città.
Di contributi, di disinfestazioni mancate, di pantegane, di avvio fibra ottica, di comunicazione, di interventi per i giovani ecc. ecc… ne parliamo un’altra volta.
Portatevi avanti, preparate le risposte!