Rifiuti, siringhe e quant’altro fanno bella mostra sul territorio cittadino
La tanto decantata e osannata città ‘smart’ stenta a decollare. Nonostante i proclami e gli impegni presi pubblicamente attraverso i social network da consiglieri e amministratori più o meno delegati (non sappiamo da chi, forse dal Padreterno) la città annaspa nei soliti disservizi e la consueta disorganizzazione.
La questione rifiuti è una bomba pronta ad esplodere: chiuso il centro di Pontone Longo tante famiglie non sanno come smaltire i cosiddetti rifiuti ingombranti (alcuni operatori consigliano di portarli direttamente a Palazzo di città, e non stiamo scherzando). Intanto materassi, pneumatici, divani e carcasse di elettrodomestici fanno bella mostra di sé in molti angoli del centro abitato. Per non parlare della vergogna perenne alla Matine con quintali di rifiuti che strabordano sulla strada. Dulcis in fundo le code infinite a cui i nostri concittadini sono costretti per ritirare le buste per la differenziata (vi ricordate la promessa della consegna delle buste a domicilio?).
Nei giorni scorsi ha creato molte polemiche anche il piazzamento delle trappole per topi. L’azienda infatti ha pensato bene di iniziare la derattizzazione in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico.
I dispositivi attira-ratti sono stati collocati in bella vista e alla portata dei bambini in alcune aree esterne delle scuole cittadine. Queste scatolette sono addirittura mimetizzate e contengono veleno per i cari roditori. Sono chiuse ermeticamente ma molto facili da aprire, infatti in molte scuole sono state già oggetto dei soliti vandali. Per fortuna dopo il tam tam su Facebook alcune sono state rimosse ma la tempistica dell’azione di derattizzazione e l’allocamento delle trappole ha lasciato alquanto perplessi genitori e personale scolastico.
La ‘chicca’ però ci è arrivata ieri sera quando ci è stata segnalata la presenza di una siringa nei pressi dei bagni pubblici nella strada che costeggia la scuola elementare Melchionda. Non abbiamo certezza che si tratti di una siringa in uso ad un tossicodipendente, potrebbe anche trattarsi di una semplice dose di insulina, ma sta di fatto che comunque una siringa, con annesso ago, è finita non si sa come per strada alla portata di tutti, soprattutto dei bambini che ogni giorno affollano i dintorni della scuola.
Senza parlare del traffico cittadino sempre più caotico, dei parcheggi selvaggi, dell’alta velocità nelle ore notturne in alcune zone periferiche. Insomma tante questioni che a nostro avviso il ‘caro Costanzo’ dovrebbe affrontare di petto una volta per tutte, senza demandare ai tanti moralizzatori dalle facili promesse.
Sindaco, almeno da lei ci attendiamo uno scatto di orgoglio. Il tempo dei silenzi è finito.