Stefano Rinaldi protagonista di una bella storia di solidarietà
I giovani sangiovannesi all’estero spesso si distinguono per i loro successi, siano essi di studio o professionali.
Oggi ci arriva una bella storia, quella di un giovane cuoco emigrato in Svizzera: Stefano Rinaldi.
“Subito dopo il terremoto di agosto che ha devastato il centro Italia – ha spiegato Stefano in una intervista al quotidiano locale L’Attacco -, abbiamo deciso di avviare la raccolta fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma. In una delle periodiche riunioni dell’associazione di cui faccio parte, “Gli aquiloni SG”, abbiamo organizzato una manifestazione pubblica nel centro di San Gallo. La risposta è stata eccezionale: in una giornata abbiamo raccolto 3300 franchi svizzeri, circa 3000 euro che sono state immediatamente versati su un conto corrente dedicato. Somma che è stata possibile grazie alla generosità mostrata da commercianti ed artigiani che hanno donato alcuni beni alimentari che noi abbiamo cucinato e venduto”.
Il numero di conto è lo stesso utilizzato dal Centro Culturale Italiano (con sede in Svizzera, cantone di San Gallo) per la raccolta fondi del terremoto in Emilia Romagna di qualche anno fa. Stavolta i soldi finiranno alle popolazioni del Centro Italia. “Il Centro Culturale ha deciso di lasciare attivo il conto corrente per avviare, qualora si fosse presentata la necessità, altre campagne di raccolta fondi da destinare a nostri connazionali. Purtroppo la necessità si è presentata”, ha spiegato Stefano, 30enne cuoco, originario della nostra città, ormai da sette anni emigrato nella Confederazione Elvetica per motivi di lavoro.
“Gli Aquiloni SG” è un’associazione nata nello scorso mese di aprile ed è costituita da una quindicina di persone tutte con origini italiane che risiedono ma stabilmente in Svizzera. Il gruppo si occupa essenzialmente di attività sociali grazie anche all’aiuto del Centro Culturale Italiano che mette a disposizione di tutti gli italiani in Svizzera servizi amministrativi per l’espletamento di pratiche burocratiche o per facilitare l’integrazione con corsi in lingua tedesco-svizzera.
La raccolta fondi non si è fermata però ai privati: “In cinque mesi – prosegue il racconto del giovane sangiovannese – siamo riusciti a mettere da parte circa 30mila euro, molto del ricavato è arrivato dai Comuni svizzeri, con donazioni che sono arrivate fino a 5mila euro”.
Il gruppo “Gli Aquiloni”, nato all’interno del Centro (che funge anche da Patronato), ha deciso di destinare l’intera somma al Comune di Accumuli, uno tra i paesini dell’Italia centrale che ha subito i danni maggiori ma che secondo Stefano e i suoi amici, non ha ricevuto un giusto sostegno.
“Abbiamo già avuto dei contatti con il primo cittadino Stefano Petrucci via mail il quale commosso ci ha ringraziato dicendoci di voler destinare la nostra offerta per l’acquisto di una struttura aggregativa e di socializzazione per la popolazione, composta per la maggior parte da anziani e bambini, che tra qualche mese andrà ad alloggiare nelle strutture prefabbricate”, ha dichiarato Stefano al termine dell’intervista.
Stefano, oltre a lavorare dedica molto tempo alla realtà associativa ed ha un progetto, quello di realizzare un piccolo oratorio per dare la possibilità ai ragazzi del posto di poter condividere esperienze personali, sociali e sportive. Un po’ come ha fatto lui nella sua infanzia nella nostra città.
Stefano fa un appello ai tanti amici di San Giovanni Rotondo per contribuire concretamente alla raccolta fondi: si può versare su conto corrente intestato a:
“Comites San Gallo/Solidarietà”
Banca BPS Suisse – cod. IBAN: CH46 0825 2021 5437 C002 C
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