Nota dei circoli garganici di Rifondazione Comunista
Sono passati molti anni dalla istituzione del Parco Nazionale del Gargano (1991) ed è tempo, oramai, di bilanci. Mentre la sua esistenza è quasi del tutto sconosciuta ai turisti che affollano i nostri lidi, santuari e città, il giudizio dei cittadini residenti è alquanto negativo. Si va dalla totale indifferenza fino ad un’aperta ostilità verso una istituzione che ha mostrato finora solo il volto dei divieti e degli ostacoli, ed ha fatto poco o nulla per contrastare il taglio indiscriminato del patrimonio boschivo (spesso causa di dissesto idrogeologico), il fenomeno del bracconaggio ed i vari altri comportamenti illegali.
E’ percepito, il parco, come un’istituzione che serve a mantenere economicamente una ristretta élite di funzionari e di qualche “trombato della politica “ da sistemare. Insomma un ente inutile che sperpera denaro pubblico!!
In queste ultime settimane vi è una insolita e sospetta iperattivita’ della politica locale.
Che abbiano, finalmente compreso, che il malato versa in gravi condizioni e bisogna salvarlo? Niente di tutto questo, stiamo assistendo al “sacro rito” sempreVERDE della SPARTIZIONE!! In gioco c’è la nomina del nuovo presidente del parco. Ed ecco, allora, incontri istituzionali, autocandidature , “il parco del Gargano a me”, “quello dell’Alta Murgia a te”, di tutto si discute tranne che del profilo professionale, delle competenze e dell’interesse dei candidati verso le tematiche ambientali.
Contro questo andazzo sono scese in campo anche le associazioni ambientaliste, indicando candidati alternativi e di riconosciute capacità professionali.
Alcuni di questi, il Partito della Rifondazione Comunista li ha incrociati nelle varie battaglie contro quello che consideriamo il “IL NEMICO ALLE PORTE” (decreto legge Sblocca Italia); nei comitati NOTRIV, nella lotta contro l’impianto ENERGAS a Manfredonia, le discariche abusive di rifiuti tossici, le trivellazioni nel Tavoliere, il cementificio ad Apricena, l’inceneritore della Marcegaglia in località Borgo Tressanti e contro le mille, grandi e piccole illegalità, che deturpano il nostro territorio.
Si tratta senza dubbio, oltre che di seri e capaci professionisti, di sinceri ambientalisti che considerano le tematiche ambientali stella polare della loro attività lavorativa e della loro militanza; professionalità in grado di attivare progetti innovativi e ambiziosi necessari a promuovere e a far decollare il “NOSTRO PARCO” altrimenti destinato ad una lenta agonia.
Rifondazione Comunista, insieme agli altri soggetti politici e sociali cui sta a cuore lo sviluppo ecosostenibile del Promontorio,se dovesse prevalere la solita logica,utilizzerà tutti i mezzi necessari nei territori per disvelare e contrastare l’ennesima “prepotenza”.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Foggia
I Circoli PRC del Gargano